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La storia della loro lotta raccontata dalle vive voci degli operai INNSE dall'interno del presidio permanente che da Settembre 2008 fino alla mattinata del fatidico 2 Agosto 2009 ha tenuto viva e funzionante la fabbrica di Lambrate.
6 agosto 2009 CONTINUA
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Seconda notte passata circa "12 metri sopra tutto il resto". Sopra la polizia, sopra il presidio dei compagni, sopra le macchine, alcune delle quali già mezze smontate, ferite, quasi sfregiate da qualche pazzo in un gesto di invidia e follia. Ieri ci sono state le dichiarazioni di Genta, il proprietario. La rabbia è tanta. Durante la serata di ieri momenti di tensione tra operai e forze dell'ordine, nell'ennesimo tentativo di entrare nella fabbrica, per riprendersela, per farla continuare ad esistere, per "liberare" i compagni, lassù, su quella gru - è un carro ponte! - da molte ore, ormai diventate giorni.
"Si dorme male e ci sono le zanzare" - fanno sapere i 5 dall'alto - "ma non molliamo". "Non stiamo scherzando", gli fanno eco i compagni del presidio.
Rassegna stampa di oggi.6 agosto 2009 CONTINUA
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Silvano Genta, proprietario della INNSE Presse si sfoga con la stampa.
RSU e Provincia i suoi bersagli. "Io ero disposto a rilanciare l'azienda, loro non hanno voluto trattare".5 agosto 2009 CONTINUA
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Nelle scorse giornate, a seguito dello sgombero del presidio permanente presso la fabbrica di Lambrate, ci sono stati alcuni tentativi per far ripartire la trattiva per il salvataggio della INNSE Presse, fabbrica tutt'ora funzionante. Un primo incontro in Regione è caduto nel vuoto, anche grazie all'assenza di Formigoni, che si era già lavato le mani di tutta la faccenda dicendo, nei giorni scorsi, di aver "fatto tutto il possibile", ma che nessuna soluzione era arrivata a conclusione, soprattutto per la mancanza di compratori. Gli operai della INNSE, invece, hanno sempre ribadito che esistevano diversi imprenditori disposti a comprare una fabbrica funzionante a pieno regime, tra cui una cordata di imprenditori lombardi.
In un secondo incontro in Prefettura, avvenuto il pomeriggio del 3 Agosto, il Prefetto ha spiegato chiaramente di voler far rispettare il decreto della magistratura che impone la consegna dei macchinari (già venduti da Silvano Genta, padrone della Innse) al proprietario. Nessuna apertura verso le legittime richieste degli operai. Pubblichiamo questi aggiornamenti dal presidio degli operai davanti ai cancelli della Innse Presse.5 agosto 2009 CONTINUA
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Con un blitz a sorpresa la Polizia è intervenuta ieri mattina per sgomberare il presidio degli operai alla INNSE Presse di Milano, in mobilitazione da più di un anno contro la chiusura della fabrica. Le forze dell'ordine hanno quindi scortato una quarantina di lavoratori assunti per l'occasione per smontare pezzo per pezzo i macchinari dello stabilimento, destinati alla vendita. Il passaparola della solidarietà ha portato nel corso della giornata sempre più persone davanti ai cancelli. Occupata l'uscita della tangenziale, la Polizia ha manganellato operai e solidali con estrema solerzia. In serata, ottenuta una "tregua": usciti gli "smantellatori a cottimo", gli operai hanno ripreso possesso del presidio, costantemente fronteggiati dalle forze dell'ordine che hanno promesso di riprendere il lavoro interrotto questa mattina (3 Agosto, ndr). Gli operai della INNSE Presse hanno lanciato un presidio alle 7 per cercare di impedire lo smantellamento della fabbrica.
3 agosto 2009 CONTINUA
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La giunta di destra nega lo spazio per l'anno prossimo. Ripubblichiamo il comunicato di Radio Onda d'Urto, che da anni organizza una lunga e partecipatissima festa di finanziamento a Brescia. Momento ormai conosciuto e affermato di dibattito, socialità e musica, quest'anno tra gli ospiti Marlene Kuntz, Afterhours, Motel Connection e Punkreas+Assalti Frontali
1 agosto 2009 CONTINUA
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«Noi non dimentichiamo quando due anni fa le parole vuote e di circostanza dei "papaveri" sul palco hanno calpestato il rispetto per le vittime arrivando a far spostare il suono della sirena alle 10,28»
31 luglio 2009 CONTINUA
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Riceviamo da Gianmarco del Tpo e pubblichiamo: «Così come è stato giusto fischiare e contestare così ora dobbiamo rilanciare il ragionamento su come mettere in discussione come e perchè ricordiamo.»
31 luglio 2009 CONTINUA
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Domenica 2 agosto saremo in piazza per pretendere tutta quanta la verità e la memoria per le vittime della strage del 1980. Sappiamo già molte cose i documenti e le interviste di questi anni non lasciano dubbi. La strage è di stato cioè è stato lo stato ad ordinarla obbedendo ad un piano politico e militare preciso, che prende il nome di "strategia della tensione"...
31 luglio 2009 CONTINUA
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Ripubblichiamo l'editoriale di Infoaut Bologna sull'anniversario della strage alla stazione.
31 luglio 2009 CONTINUA