Mercoledì 14 ottobre'09 dalle 21 a Vag61 in via Paolo Fabbri 110

Oltre la zona del silenzio a Vag61

A poche ore dall’uccisione a Ferrara del giovane Federico Aldrovandi, nel settembre 2005, la macchina dell’insabbiamento e del depistaggio era già pienamente in funzione. Eppure, quattro anni dopo, si è arrivati ad una prima (anche se parziale) sentenza di colpevolezza per i quattro poliziotti responsabili. Nel mezzo un mediacenter indipendente, un’emittente antagonista, il blog di una madre, l’inchiesta di un giornalista ostinato. Squarciata la zona del silenzio, il desiderio di “verità per Aldro” ha potuto incontrare il sostegno di reti associative e movimenti che hanno portato in piazza quella parte di città e di paese che non ha voluto piegarsi all'indifferenza. Oggi ai microfoni e ai taccuini si aggiunge la matita di un fumetto, per raccontare la storia di un ragazzo che pensavano di poter uccidere due volte. Dibattito con il giornalista Checchino Antonini e il disegnatore Alessio Spataro, autori del graphic novel “Zona del silenzio”; esposizione di tavole tratte dal fumetto e reading di alcuni brani del romanzo breve che ne hanno ispirato i testi; presentazione del numero speciale di Zic che ripercorre i quattro anni della vicenda Aldrovandi; proiezione di "Il mio nome è Emmanuel", documentario censurato a Parma sul sequestro e il pestaggio di Emmanuel Bonsu da parte di agenti della Polizia municipale parmense. A cura della redazione di Zeroincondotta.
10 ottobre 2009

> Vai all'articolo scritto il 5 ottobre per Zic da Checchino Antonini:
Il giudice: Aldro ucciso «senza alcuna ragione»

> Vai alla feature:
Aldrovandi, condannati i poliziotti che uccisero Federicoù

Aldrovandi