Primo piano / Al processo tre anni e sei mesi a tutti i quattro imputati

Federico Aldrovandi, ucciso dalla polizia senza una ragione

Aldro Ferrara, via dell'Ippodromo. All'alba del 25 settembre 2005 muore a seguito di un controllo di polizia Federico Aldrovandi, 18 anni. Dopo due anni di coperture e reticenze, durante i quali le versioni ufficiali sposavano la tesi della morte per overdose e dell'innocenza dei tutori dell'ordine, il 20 ottobre 2007 è iniziato il processo a quattro agenti. Omicidio colposo l'ipotesi di reato per i poliziotti che avrebbero "cagionato o comunque concorso a cagionare la morte" di Federico per non aver chiamato il soccorso medico, ingaggiando al contrario "una colluttazione in maniera imprudente pur trovandosi in evidente superiorità numerica". Mentre il ragazzo implorava aiuto e chiedeva agli agenti di fermarsi "con la significativa parola basta, lo mantenevano ormai agonizzante ammaneòlttato con la faccia in giù".
Di seguito i resoconti di tutte le udienze. I consulenti di parte civile attribuiscono il decesso alla concausa di fattori (dovuti al comportamento degli agenti) che avrebbero portato all'asfissia e non agli stupefacenti, per quelli della difesa Federico sarebbe morto anche a casa per le sostanze assunte. A novembre 2008 il "colpo di scena", agli atti del processo una foto che mostrerebbe inequivocabilmente come causa di morte sia un ematoma cardiaco causato da una pressione sul torace, escludendo ogni altra ipotesi. Su questa immagine è acceso il dibattito, nelle ultime udienze della fase istruttoria, tra i periti chiamati a deporre dai legali dalla famiglia e quelli della difesa.Infine la condanna degli agenti. Il giudice: «Ucciso senza una ragione»

> 14 OTTOBRE '09: Oltre la zona del Silenzio
Antonini e Spataro a Vag61

> LA SENTENZA DI PRIMO GRADO: Tre anni e sei mesi a tutti i quattro imputati, 270.000 euro di risarcimento

> LE MOTIVAZIONI: Il giudice: «Aldro ucciso senza una ragione»

> Leggi: «Aldro, quattro anni dopo e una sentenza»

> Guarda il documentario: "Aldro, verità di specchi" e leggi la nostra intervista agli autori

CRONACHE DELLE UDIENZE

Trentreesima, 7 luglio 2009 -CONDANNATI I POLIZIOTTI CHE UCCISERO FEDERICO
La mattina le lunghe repliche delle parti, interrotto da un blitz di anarchici che hanno lanciato volantini in aula. Nel tardo pomeriggio, in un'aula gremita, la sentenza viene accolta da un forte applauso liberatorio. Tre anni e sei mesi a tutti i quattro imputati, 270.000 euro di risarcimento.
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Trentaduesima, 30 giugno 2009 - ALTRE ARRINGHE DELLA DIFESA
La difesa chiede l'assoluzione dei poliziotti per mancanza di prove. Il teorema difensivo resta immutato: Federico sarebbe stato sotto effetto di un mix di droghe, gli agenti non avrebbero procurato nessna asfissia. Fondamento dell'arringa l'"Excited Delirium Syndrome", una poco scientifica invenzione della criminologia psichiatrica americana. Le parti civili accusate di depistaggio
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Trentunesima, 29 giugno 2009 - PRIMA ARRINGA DIFESA
"Un mix micidiale di droga e alcol" avrebbe portato alla morte di Federico Aldrovandi, senza nessuna responsabilità di sorta dei quattro agenti che quella sera lo hanno fermato. Ancora l'innocenza totale la linea della difesa all'udienza dedicata all'arringa dell'avv. Alessandro Pellegrini, difensore dell'imputata Monica Segatto. Nessuna regola sarebbe stata violata dagli agenti, il controllo di polizia si sarebbe svolto in maniera regolare. Sì, i tafferugli ci sono stati, ma per iniziativa di Federico e i poliziotti hanno usato i manganelli solo sulle gambe.
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Trentesima, 24 giugno 2009 - ALTRE ARRINGHE DELLE PARTI CIVILI
Oggi l'arringa dell'avvocato Anselmo e dell'avvocato Venturi della parte civile.
Le arringhe mirano a smontare le tesi della difesa, tramite un'analisi accurata delle perizie, delle telefonate e delle testimonianze acquisite in quasi quattro anni di dibattito. I tabulati e le registrazioni delle telefonate sembrano sposare le tesi della parte civile. Caduta definitivamente l'ipotesi di morte per overdose, in aula l'avvocato Anselmo ripropone la scioccante testimonianza della signora Annemarie Tsagueu, che afferma di aver visto gli agenti accaniti su Federico menare i manganelli. Si riapre anche il caso della testimonianza Silvestri, date le particolari contingenze della ritrattazione della stessa. Dalla difesa solo menzogne e falsità, portate avanti secondo un senso di "spirito di corpo" e "corporativismo" che spingono a negare l'evidenza. L'avv. Venturi nella sua arringa accusa la procura, irragionevolmente di parte, che con la complicità di certa stampa in cerca di notizie facili e con "piccoli e blandi depistaggi" avrebbe tentato di insabbiare le indagini nella fase iniziale del processo.
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Ventinovesima, 23 giugno 2009 - PRIMA ARRINGA DELLE PARTI CIVILI
Un duro atto di accusa alla Polizia quello pronunciato dell'avvocato di parte civile Alessandro Gamberini: «Gli agenti mentono, questa menzogna colpisce anche i colleghi, secondo una logica di copertura corporativa, per non parlare di omertà», ha detto nella sua arringa, che ha parlati di una «aberrante dimensione domestica» delle indagini compiute dalla polizia di sé stessa. Contro Federico, l'operato «ha travalicato i limiti ed è stato del tutto sproporzionato», ma gli agenti hanno sempre taciuto la violenza operata sul giovane, ed è su questa omissione che la difesa, con le ipotesi della excited delirium syndrome, hanno costruito «menzogne su menzogne». Domani l'arringa dell'avvocato dei genitori di Aldro, Fabio Anselmo

Ventottesima, 19 giugno 2009 - REQUISITORIA DELL'ACCUSA
E' iniziata la fase fina del processo, dura la requisitoria del Pm Nicola Proto che dimostra la responsabilità degli agenti nella morte di Federico e chiede tre anni e otto mesi per omicidio colposo.
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Ventisettesima, 4 aprile 2009
Si è chiuso, dopo un'anno e mezzo, il dibattimento sul caso del giovane ferrarese morto a seguito di un fermo di polizia il 25 settembre 2005. Sentiti istruttori e funzionari della scuola di polizia di Pescara, che hanno spiegato come una tecnica erronea di bloccaggio a terra rischi di impedire la respirazione del soggetto.

Ventiseiesima, 16 marzo 2009
E' scontro tra medici: la perizia di parte civile individua la causa della morte nell'ematoma procurato ad Aldro dalle percosse degli agenti mentre la difesa parla di 'excite delirium syndrome'. Federico, per il cardiologo sentito dagli avvocati difensori sarebbe allora morto comunque. Ma questa spiegazione desta più di un sospetto.
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Venticinquesima, 3 febbraio 2009
Giovanni Beduschi, direttore dell'Istituto di Medicina Legale di Modena e consulente di parte civile, avvalora l'ipotesi avanzata nella scorsa udienza dal prof. Gustavo Thiene, tutta incentrata su una foto di un grumo di sangue nel cuore di Aldro che dimostrerebbe la formazione di un ematoma a seguito di compressione toracica. Giuseppe Fortuni, anch'egli medico legale, consulente della difesa, rigetta invece questa conclusione: la fotografia e di qualità scadente e non può sostituire la descizione visiva in fase di autopsia. La macchia individuata da Thiene si sarebbe creata dopo la morte.
La prossima dovrebbe essere l'ultima udienza della fase istruttoria.

Ventiquattresima, 9 gennaio 2009
Sentito Gaethano Thiene, anatomopatologo di fama mondiale, che sulla base degli esami autoptici sul cuore esclude ogni altra spiegazione dall'asfissia per pressione toracica
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Ventitreesima, 22 dicembre 2008
Accolta la richiesta del legale degli Aldrovandi: nella scorsa udienza era emersa una nuova perizia corredata di fotografia che avvalorava la tesi di una morte per asfissia dovuta a pressione toracica, ora bisognerà sentire nuovamente i periti di parte.
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Ventiduesima, 24 novembre 2008
Ripubblichiamo integralmente dal blog di Patrizia Moretti una memoria accettata agli atti dell'udienza di ieri del Processo Aldrovandi, firmata dal prof. Thiene dell'Università di Padova. Il documento, secondo i legali della famiglia Aldrovandi (parte civile), e la foto ad esso corredata -che non pubblichiamo per non urtare la suscettibilità dei lettori- dimostrerebbero in modo inqeuivocabile come a provocare la morte sia stata una pressione toracica che ha provocato un'asfissia e traumatizzato il cuore creando una emorragia alla sua base, escludendo ogni altra ipotesi sul decesso del giovane
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Ventunesima, 11 Novembre 2008
Domenico Berardi, consulente della difesa e Psichiatra dell'Università di Bologna, ipotizza una forma di forte stress, la Excited Delirium Syndrome. Come riportato da Wikipedia, si tratta di una "definizione controversa usata solitamente per spiegare la morte di individui sotto custodia di Polizia, nei casi in cui la persona sotto arresto mostri una combinazione di agitazione, comportamento bizzarro o violento, talvolta insensibilità al dolore, alta temperatura corporea, apparente aumento della forza. Come causa di morte appare solo quando la polizia è coinvolta nella costrizione di individui. Il termine non ha alcun riconoscimento medico formale (ns. trad.)"

Ventesima, 10 Ottobre 2008
Tutta colpa delle droghe per i consulenti nominati dalla difesa dei poliziotti che fermarono Federico Aldrovandi la notte in cui morì, il 25 settembre 2005. Lo sconcerto del padre
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> Leggi l'articolo di Francesco Barilli


Diciannovesiva, 29 settembre 2008
I pareri dei tre esperti convergono: del tutto ininfluente il ruolo degli stupefacenti assunti da Federico, morto per l'asfissia causata dal comportamento dei poliziotti. Un edema cerebrale potrebbe essere stato causato da un colpo di manganello.
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Diciottesima, 18 settembre 2008
Per il medico legale di Ferrara il contenimento dell'addome aumenta il rischio di ipossia, ma non può da solo causare il decesso, alludendo nuovamente al consumo di droghe da parte di Aldro. Ma per la tossicologa della Medicina legale di Modena, consulente di parte civile, le concentrazioni nel sangue del ragazzo sono troppo basse per causare seri problemi respiratori. Nega anche la validità dei primi esami svolti a Ferrara, che avrebbero rilevato valori più alti, rispetto a quelli più accurati e attendibili svolti successivamente a Torino
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Diciassettesima, 15 Luglio 2008

In aula si confrontano le perizie e gli esami autoptici fatti sul corpo del ragazzo, molti elementi indicano che la morta fu dovuta all'asfissia causata dall'ammanettamento a terra da parte dei poliziotti imputati e dalla pressione sul torace. Una tossicologa ritiene però i (bassi) livelli di stupefacenti nel sangue potenzialmente letali.
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Sedicesima
, 26 Giugno 2008
Finalmente depongono i quattro poliziotti imputati. A sentire la loro versione dei fatti, Aldro, descritto come un energumento esagitato, sarebbe saltato più volte sulla volante sferrando male e ferendosi da solo allo scroto e alla testa, prima di essere immobilizzato dagli agenti. L'ambulanza fu chiamata per un ragazzo svenuto ma non grave, ma carabinieri e sanitari lo troveranno morto.
> Leggi il resoconto di Cecchino Antonini
> Ascolta la sua corrispondenza in diretta per Radio Onda d'Urto

Quindicesima, 12 Giugno 2008
Sentiti numerosi testimoni, ancora confuse e contraddittorie le ricostruzioni dei movimenti della polizia di quella mattina. La cassiera della pizzeria dove lavorava Aldro: "era tranquillo, riservato, gentile, mai aggressivo"

Quattordicesima, 3 Giugno 2008
A pezzi la strategia della difesa: il preside della Scuola Media smentito dalle insegnanti: "Non era aggressivo". Il suo datore di lavoro lo descrive come uno "sballone", ma si scopre essere amico degli imputati.
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Tredicesima, 19 Maggio 2008
Chiamato a testimoniare l'ex-preside della Scuola Media De Pistis, che ha riferito di una crisi comportamentale che Aldro avrebbe avuto nel 2001 e ha anche dichiarato che negli organi collegiali della classe frequentata dal giovane egli sarebbe stato descritto come affetto da disturbi comportamentali. "E' un linciaggio", commenta il legale della famiglia.
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Dodicesima, 9 Maggio 2008
Un' altra teste chiave ritratta tutto
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Undicesima, 22 Aprile 2008
Ivo Silvestri, il presunto supertestimone che chiamò Chi l'ha visto continua a ribadire di essersi inventato ogni cosa, e a essere ritenuto inattendibile dalla difesa degli agenti. Per Fabio Anselmo, avvocato dei genitori di Aldro, invece, Silvestri "non può essersi inventato tutti quei dettagli" e "ha riferito elementi che non può avere appreso dai giornali.".
Scomparsa la relazione di servizio che proverebbe un intervento di due volanti in un altro luogo della città poco prima della chiamata in Via dell'Ippodromo. L'assenza di questa prova potrebbe avvalorare, sempre secondo Anselmo, "l’ipotesi che Alfa 3 non si è mai recata in via Aldighieri, ma si trovava già in via Ippodromo. E l’incontro con Federico verrebbe retrodatato rispetto a quanto sostenuto dalla difesa".

Decima, 11 Aprile 2008
Negli interrogatori dei giorni immediatamente dopo i fatti, la prima pm avrebbe chiesto fuori verbale ad un'amica di Aldro "non proteggere un indemoniato che sbatteva la testa contro i pali". Eppure la pm già sapeva dei due manganelli spezzati.
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Nona, 7 Marzo 2008
Contraddittorie le testimonianze degli agenti in servizio nel ricostruire gli spostamenti delle volanti. Sentiti anche medico, insegnante di italiano e maestro di Karate di Federico

Ottava, 29 Febbraio 2008
Depone Elio Graziano, l’ex questore di Ferrara trasferito successivamente a Modena, che ha provato a far credere che sfollagente che ritornano spezzati in questura non sono un'anomalia ma che capitano spesso situazioni di questo tipo. Oltre a Graziano sono chiamati a deporre anche il regista di “Chi l’ha visto?” che registro' le telefonate di Ivo Silvestri, il fantomatico “superteste” che nego' in aula quanto detto in trasmissione; e don Domenico Bedin, il confessore della donna camerunense che la convinse ad andare in procura per dire quanto aveva visto. Ma il colpo di scena dell'udienza e' stata la deposizione della memoria della prima PM Mariemanuela Guerra fu avvisata dal capo delle Volanti tra le 8 e le 8.30, che le avrebbe detto che che la "verosimile causa della morte era un’overdose e che quindi il caso "non evidenziava particolare complessità"
parte del testo: (cc-by-nc-nd-2.5-it) radiondadurto.org
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> Ascolta la sua corrispondenza in diretta per Radio Onda d'Urto

Settima, 13 Febbraio 2008
Crollo della memoria collettiva tra i vari protagonisti della mattina del 25 settembre, si fatica a far coincidere gli orari e arrivare a una chiara ricostruzioni degli interventi di Questura e Arma dei Carabinieri. Tra i numerosi "non ricordo", si moltiplicano gli elementi contraddittori e le anomalie nell'operato dei responsabili di entrambi i corpi.
Invettiva della difesa dei poliziotti contro "Chi l'ha visto" e in genere il "processo parallelo" che starebbero portando avanti gli organi d'informazione mainstream.
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Sesta, 28 Gennaio 2008
Ricostruendo l'operato delle forze dell'ordine dopo la morte di Federico, si scopre che, forse su ordine di funzionari della questura, il centralino del 113 non registrò alcune importante comunicazioni. Inoltre, chiede il Giudice Caruso: perché a seguito di una morte violenta, non intervenne il magistrato di turno, non furono sequestrati né la volante né i manganelli spezzati, nessuno pensò di verbalizzare le parole dei 4 agenti implicati?
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Quinta, 11 Gennaio 2008
Si torna a ricostruire la fase di avvio delle indagini, quella in cui si decise che la polizia avrebbe indagato sulla polizia. Numerosi i punti oscuri
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Quarta, 12 Dicembre 2007
Sentiti quattro abitanti dei condomini di Via dell'Ippodromo. Paolo Gasparri sostiene di aver saputo dei fatti due utenti di una palestra che frequentava, che sostenevano che un "poliziotto grasso" si fosse seduto su Federico perché i colleghi "non riuscivano a immobilizzarlo".
Un testimone ha riferito di aver sentito delle urla, gli altri due di non essersi accorti di nulla

Terza, 7 Dicembre 2007
Tra i testimoni, il migliore amico di Federico, che fornisce altri elementi sulle irregoralità dei primi interrogatori.
> Leggi il resoconto di Cecchino Antonini

Seconda, 29 Novembre 2007
Vengono alla luce le intimidazioni durante i primi interrogatori degli amici di Aldro e le scorrettezze della Polizia incaricata di indagare su sé stessa. La difesa degli agenti tenta di mettere a processo lo stile di vita di Federico
> Leggi il resoconto di Cecchino Antonini

Prima, 19 Ottobre 2007
Braccio di ferro sull'ammissibilità dei testimoni, alla fine il giudice monocratico accetta la tesi del pm: non c'è un obbligo a testimoniare per i 92 residenti dei condomini limitrofi.
> Leggi il resoconto di Cecchino Antonini


Altri aggiornamenti:

Febbraio 2009:
> Tre nuovi avvisi di garanzia per l'inchiesta-bis
E' attualmente aperta un fascicolo sulle manomissioni di reperti da parte della Polizia e sulla condotta della stessa durante le prime indagini
> Leggi un articolo del maggio 2007 sul blog di Patrizia Moretti
> Maggiori informazioni su Wikipedia


25 settembre 2005:

> Lettera aperta di Patrizia Moretti, madre di Aldro, nel terzo anniversario della sua morte


8 Aprile 2008:
> Querelato il blog di Patrizia Moretti


Spunta a febbraio 2008 un filmato di 12 minuti, registrato dalla polizia scientifica prima dell'arrivo del medico legale la mattina della morte di Aldro. Le immagini, che sembrano contraddire fortemente con le fotografie scattate dal medico legale, potrebbero indicare, come suggerisce Patrizia Moretti, madre di Federico, che il corpo sia "stato spostato per coprire il sangue". Fuori campo, si sentono inquietanti risate.
> Leggi il nostro servizio
> Guarda il video su Youtube

Il 25 Giugno 2007, era giunta una telefonata alla redazione della trasmissione Rai "Chi l'ha Visto" [ video]. La voce al telefono sosteneva di aver visto le fasi iniziali della colluttazione, quando gli agenti iniziarono a picchiare Federico, e diceva di essersi allontanato dopo poco tempo: "Ho visto quando han cominciato a picchiare... insomma, quando han cominciato a dargli delle botte, gliene davano tante":
Rintracciato dalla procura, l'uomo aveva in un primo momento negato di essere l'autore della telefonata, per poi presentarsi spontaneamente all'autorità giudiziaria affermando di essersi inventato tutto. Una condotta a dir poco singolare, che complica ulteriormente il quadro di una vicenda ancora ben lontana da essere chiarita.
> Ascolta le interviste ai legali della famiglia prima e dopo la marcia indietro del testimone

In precedenza solo una donna camerunense di 34 anni aveva squarciato il velo del silenzio raccontando in Tribunale la scena osservata dalle fin estre della sua abitazione.

Il 9 Novembre 2006 la superperizia autoptica aveva definitivamente smentito la tesi di una morte per droga: le analisi tossicologiche, effettuate nei laboratori dell'antidoping olimpica, trovarono modeste quantità di oppiacei e poche tracce di chetamina. Quantità che non possono assolutamente essere causa del decesso, che viene imputato ad un improvvisa insufficienza cardiorespiratoria. Il testo non confermava (né smentiva) però la tesi dell'asfissia dovuta alla postura contenuta in una perizia disposta nel febbraio precedente dai genitori e assente in quella disposta della procura che imputa, cadendo tuttavia in alcune contraddizioni, il decesso ai consumi psicotropi e che era stata duramente attaccata dagli Aldrovandi.


La morte di Federico Aldrovandi sarebbe potuta essere archiviata come un caso di overdose letale. E' stato l'appello della madre Patrizia Moretti, diffuso da un blog a ottenere di portare alla luce il caso, grazie al tam tam prima sui circuiti indipendenti, presto raccolto da Radio Onda d'Urto e alcuni giornali.
> Ascolta l' intervista a Patrizia Moretti del Gennaio 2006.
> Ascolta l'intervista al legale di famiglia (da Radio Onda Rossa)

 

Grazie alla battaglia dei genitori e dei comitati "Verità per Aldro" i tentativi di insabbiamento e di riduzione dell'episodio sono falliti.
In particolare, il 23 settembre 2006, ad un anno dalla morte di Federico, un partecipato corteo di migliaia di persone ha attraversato Ferrara chiedendo chiedendo verità e giustizia per Federico. Meno partecipazione ma molta determinazione quest anno, il 22 settembre 2007, a due anni da quella notte di settembre del 2005, durante la quale Federico, di ritorno da una serata al Link di Bologna, trovò la morte sulla strada di casa.

Dalle radio indipendenti:
> Vagamondo del 30/06/2007
> Trasmissioni speciali di Radiocittà Fujiko [2006 - 2007]
> Trasmissioni speciali di Radio Onda d'Urto [2006 - 2007]

Dagli archivi di Indymedia Italia (Gennaio-Marzo 2006)
> Leggi la feature e la cronologia

 



Ringraziamo Cecchino Antonini e Liberazione per gli articoli, Reti Invisibili e Indymedia EmiliaRomagna per averli conservati in Archivio, Radio Onda d'Urto per i contributi audio (dove non diversamente indicato)



Links:

> Federico Aldrovandi su Wikipedia
> Blog di Patrizia Moretti

> Comitato Verità per Aldro
> Post riassuntivo sul blog personale del regista di Chi l'ha visto (febbraio 2008)

 

Dal Mainstream:

> Chi l'ha visto (via YouTube):
23 gennaio e 27 febbraio 2006
22 gennaio 2007
25 giugno 2007
7 luglio 2007
21 gennaio 2008: 1^ parte|2^ parte
11 febbraio 2008: 1^ parte|2^ parte

> Rassegna stampa di fuoriluogo.it

> Feature di Kataweb.it (non aggiornata)

> Trasmissione di RaiNews 24 (3 febbraio 2006)