Dal 13 al 29 agosto '09 nel capoluogo lombardo

Brescia, XVIII Festa di Radio Onda d'Urto. Ma nel 2010 è a rischio.

La giunta di destra nega lo spazio per l'anno prossimo. Ripubblichiamo il comunicato di Radio Onda d'Urto, che da anni organizza una lunga e partecipatissima festa di finanziamento a Brescia. Momento ormai conosciuto e affermato di dibattito, socialità e musica, quest'anno tra gli ospiti Marlene Kuntz, Afterhours, Motel Connection e Punkreas+Assalti Frontali
1 agosto 2009

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La giunta autoritaria e liberticida di Brescia ha dichiarato guerra a
Radio Onda d'Urto.
Era prevedibile. I despoti della citta' non possono tollerare che esista
una voce critica ed irriducibilmente libera, sempre pronta a dare
battaglia in difesa dei diritti di tutti, a denunciare pubblicamente i
soprusi e le discriminazioni razziste perpetrati dalla giunta. Con una
breve nota ci hanno comunicato che dall'anno prossimo non sara' più
disponibile l'area-feste, sita nella zona di via Serenissima, che
utilizziamo da 3 anni.
Non potendo più ricorrere a ridicoli pretesti per ostacolarne lo
svolgimento (i presunti e inesistenti disturbi acustici, i rifiuti
abbandonati nell'area circostante ecc), l'amministrazione ha deciso di
toglierci lo spazio per la festa; non perche' servira' per altri scopi
(anche se proveranno ad inventarseli) ma perche' in questo modo
cercheranno di sostenere che non esistono altre aree alternative idonee
ad ospitare un evento come il nostro.

Il loro obiettivo e' chiaro: vogliono impedire la festa, che e' la
nostra principale fonte di autofinanziamento, per mettere a tacere Radio
Onda d'Urto e allo stesso tempo per cercare di cancellare l'antagonismo
e l'opposizione sociale in citta' colpendo anche tutte le realta'
presenti con i propri stand alla festa: i sindacati di base, il centro
sociale Magazzino 47 e il 28 maggio,  le associazioni autorganizzate
degli immigrati. Altro che liberali e moderati! come amano definirsi
sindaco e assessori. Dietro questa maschera si intravede il ghigno
feroce dei tiranni, dei censori, di chi mira a distruggere le
espressioni di dissenso. Non sono soddisfatti di governare a tutti i
livelli, di occupare ogni posto di potere (vedi vicenda A2A); vogliono
fare terra bruciata, eliminando anche una realta' come la radio che e'
un patrimonio collettivo di 24 anni di storia, di varie generazioni di
compagni, di molte centinaia di sostenitori, di decine di migliaia di
ascoltatori.
Non possiamo lasciarli fare, dobbiamo fermarli con un'ampia e intensa
mobilitazione!

Cominceremo proprio dalla festa di quest'anno, con una raccolta di
firme. Chiediamo a tutte le persone che frequentano e apprezzano la
nostra festa di firmare un appello per chiedere che ci venga concessa
l'area di via Serenissima anche per gli anni a venire o in alternativa
che ne sia trovata un'altra, realmente adeguata ad ospitare la nostra
manifestazione; anche se non condividete la nostra posizione politica,
vi invitiamo a difendere una festa che e' anche vostra, in quanto
partecipatissimo momento di aggregazione, di musica, di socialita'.
Poi in autunno apriremo una dura e conflittuale vertenza per riavere
l'area e per difendere il nostro diritto di continuare a trasmetteree di
avere un modo di pensare diverso da chi comanda.

La festa di quest'anno sara' fondamentale per l'autofinanziamento della
radio anche in considerazione di quanto scritto sopra. Nello scenario
politico attuale, dominante sia a livello nazionale che locale, diventa
di importanza vitale la presenza di una realta' anomala della
comunicazione, non affetta da atteggiamenti di sudditanza nei confronti
del potere, realmente libera dai condizionamenti politici e del mercato;
irriverente e ribelle verso lo stato di cose esistente. Ne hanno bisogno
i movimenti, per amplificare e valorizzare le proprie istanze e pratiche
di lotta ma ne hanno bisogno anche tutte le persone che vogliono
conoscere e comprendere criticamente gli avvenimenti e il mondo che ci
circonda senza le lenti deformanti e le manipolazioni dei massmedia
omologati o asserviti.

Dobbiamo arrivare preparati, il prossimo autunno, alla lotta decisiva
per il futuro della radio; privi di difficolta' finanziarie, per poter
impiegare tutte le nostre forze nella conquista del diritto di esistere,
cioe' del diritto di poter organizzare il nostro evento estivo di
autofinanziamento, indispensabile per coprire le spese di gestione della
radio. La festa di quest'anno, pertanto, manterra' in buona parte le
caratteristiche di festa popolare con spettacoli e concerti a ingresso
con sottoscrizione simbolica ma in alcune serate assumera' anche la
dimensione di festival musicale, con grandi concerti che richiederanno
una sottoscrizione più impegnativa anche se largamente inferiore ai
prezzi di mercato. Dalle 23.15 fino a notte fonda la festa sara' come
sempre a ingresso libero.
Siamo certi che comprenderete questa scelta e che anche quest'anno
parteciperete numerosissimi, facendoci sentire il vostro attaccamento
alla radio.

Infine, un ricordo. Negli ultimi giorni di maggio ci hanno lasciato due
cari volontari della festa: Piera ed Albi.
Ci mancherete tremendamente. La festa di quest'anno sara' dedicata a voi.

Alberto, che immerge le sue grandi mani nel colore della vernice, per
estrarre dalla notte la melodia frenetica e travolgente che si svela
nella profondita' del suo immenso sorriso. Occhi ingenui da bambino,
nella ricerca di una propria strada per il bisogno di lottare, senza mai
perdere la voglia di ridere, anche nella fioca luce di una stanza, in
inverno durante le assemblee del Collettivo Studenti in Lotta "... lotta
e allegria. Tu eri entrambe le cose".
Ma trovava se stesso nella strada, in un muro che immergeva nel vibrante
suono di una bomboletta. Alberto e i suoi rasta neri ed il reggae, ma
anche degli occhiali da vista, un buffo crestino, dei nodi spettinati e
una bicicletta senza freni...

Pochi mesi or sono si e' spenta Piera, compagna, amica
dall'ineguagliabile generosita'. Il silenzio della notte l'ha consegnata
troppo presto ai ricordi e, nel frastuono della sua mancanza,
continuiamo a camminarle accanto. Incomparabile regista organizzativa,
moderna amazzone del pragmatismo,  desueta normalita,' protagonista del
quotidiano, ci mancherai.
E se anche dovessimo – tra scontate complicazioni – riuscire a surrogare
la tua impareggiabile operosita', mai riusciremo a obliare il tuo
sguardo che ci timonava nei goffi tentativi di pervenire grandi.
Il sole continuera' a sorgere da queste parti, ma come pesano certi
tramonti …