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“La Repubblica” non stamperà più a Bologna, rischiano il licenziamento i 25 poligrafici che lavorano alla stampa del quotidiano. La nostra città perde un altro pezzo importante della sua industria poligrafica. Il Gruppo L’Espresso ha comunicato che a fine anno non rinnoverà più il contratto con lo stampatore. Le rotative saranno trasferite a Padova.
2 luglio 2009 CONTINUA
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"L'autonomia e l'autorganizzazione dell'azione sociale garantiscono non solo la coerenza e la pienezza della rivendicazione di libertà e diritti, ma anche l'assenza di qualsiasi tipo di finanziamento..."
2 luglio 2009 CONTINUA
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Bartleby invita tutte e tutti ad unirsi ad un fresco aperitivo e un po'di musica per controllare la "normale" gestione dei lavori per i server della Lepida
2 luglio 2009 CONTINUA
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La crisi in cui si attanaglia la Fini Compressori di Zola Predosa, ha avuto il giorno seguente la nomina del nuovo presidente di Unindustria bolognese un epilogo drammatico. L’azienda parla di un forte impegno per il “risanameno” e, nel frattempo, annuncia il licenziamento di 116 lavoratori. Concretamente l’attuale organico verrà dimezzato. Oggi sciopero con presidio davanti ai cancelli della fabbrica.
1 luglio 2009 CONTINUA
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Oggi viene resa nota, da parte Asia RdB, la convocazione di un presidio per rispondere all'ingiunzione di sfratto di una famiglia in Via Tagliamento 8. Il sindacato inquilini negli ultimi mesi si è reso protagonisto di diverse iniziative in difesa del diritto all'alloggio, dai presidi anti-sfratto fino all'occupazione di un'intera palazzina in Via Algardi (Bolognina), che ha dato casa a decine di famiglie per diversi giorni, fino allo sgombero effettuato il giorno dell'insediamento del nuovo sindaco Delbono, il 25 Giugno 2009.
Domani dalle 8 di mattina la presenza sotto il civico 8 di Via Tagliamento.
Per cominciare a non pagare la crisi.1 luglio 2009 CONTINUA
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Due transessuali sono finite in ospedale a Bologna dopo essere state
vittime di un’aggressione: due auto le hanno affiancate in via
Stalingrado e hanno «sparato» contro di loro con un estintore. Le due
sono state colpite agli occhi e hanno dovuto farsi medicare, ricevendo
cinque e sette giorni di prognosi. Una terza transessuale che ha assistito
alla scena, però, è subito balzata in macchina e si è messa a inseguire
gli aggressori fino a via Massarenti, schivando anche l’estintore che a
un certo punto gli è stato lanciato contro da una delle due auto in corsa.
Imperterrita, è riuscita a inseguire gli autori del gesto fino in via
Massarenti, poi li ha persi di vista. Il fatto è successo il 30 giugno
intorno alle tre in via Stalingrado all’altezza del Mercatone Uno. Non è
la prima volta che avvengono aggressioni del genere anche a Bologna.1 luglio 2009 CONTINUA
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Il Comitato Palestina di Bologna organizza una tre giorni di mostre, poesie e dibattiti per portare a conoscenza, oltre alla situazione del popolo palestinese da 60 anni sotto occupazione, anche delle sue arti: fumetto, poesia, cucina.
Nel Parco dei Giardini di Ca' Bura, all'Arcoveggio, si terra "Voci e immagini all'ombra del muro".1 luglio 2009 CONTINUA
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Il teorema difensivo resta immutato: Federico sarebbe stato sotto effetto di un mix di droghe, gli agenti non avrebbero procurato nessna asfissia. Fondamento dell'arringa l'"Excited Delirium Syndrome", una poco scientifica invenzione della criminologia psichiatrica americana. Le parti civili accusate di depistaggio
1 luglio 2009 CONTINUA
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Una settantina di persone hanno preso parte al presidio sotto la sede della Regione organizzato dal Patto di Base, Vag61, Crash, Lazzaretto e Bologna Prende Casa per contestare le scelte del piano anticrisi predisposto dalla giunta regionale. Una delegazione è stata ricevuta dal Presidente dell'Assemblea Regionale Donini e dall'Assessore alla Programmazione Muzzarelli. Al termine del presidio blitz dei lavoratori delle cooperative nella sede di Legacoop. Leggi il report e guarda le foto.
30 giugno 2009 CONTINUA
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Mattinata movimentata, oggi, di fronte al rettorato. Circa 100 studenti hanno saputo opporsi alle forze dell'ordine schierate in difesa di Palazzo Poggi. Lunghi minuti di muro contro muro, poi polizia e carabinieri che impugnano i manganelli a contrario. Ma alla fine si porta il risultato a casa: lo scatto alla fascia massima di contribuzione non ci sarà, questo punto della proposta Monari è stato bocciato, grazie anche alla pressione che si è riusciti ad esercitare.
30 giugno 2009 CONTINUA