Primo appuntamento questo pomeriggio in Piazzale Aldo Moro, sotto la sede della Regione, per denunciare la continuità tra le scelte di politica economica effettuate dal Governo Berlusconi e le gestione della crisi a livello regionale. Di fronte alla continua perdita di posti di lavoro, all'emergenza abitativa, che vede sempre più famiglie sotto sfratto per morosità, e alla mancanza di ammortizzatori sociali, la Regione Emilia-Romagna , da cui dipende ormai buona parte della gestione e programmazione economica e sociale, continua a favorire le imprese e la speculazione scaricando sulle fasce più deboli i costi della crisi, queste le motivazioni che hanno spinto gli organizzatori, a iniziare un percorso di lotta per costruire una piattaforma anticrisi regionale. Una settantina di persone al grido di "noi la crisi non al paghiamo" hanno manifestato ottenendo un incontro. Più di due ore di colloqui durante i quali la delegazione è stata ricevuta prima dall'Assessore alla Programmazione e poi dal presidente del Consiglio Regionale, ottenendo la disponibilità ad aprire un tavolo di confronto sulla gestione della crisi e la tutela delle fasce pìù colpite. Al termine del presidio un gruppo di lavoratori delle cooperative ha occupato la sede di LegaCoop ottenendo dopo un lungo tira e molla un incontro con il responsabile.
L'iniziativa di oggi è solo la prima di una percorso che porterà anche alla costruzione di uno sciopero generale e generalizzato per l'autunno.
Intanto gli appuntamenti di lotta proseguono, a prtire dal presidio antisfratto di giovedì 2 Luglio in via Tagliamento 8 alle ore 8.
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