SALVIAMO LA SCUOLA PUBBLICA DA QUESTO SFACELO!
CHE COSA SIGNIFICANO I TAGLI ALLA SCUOLA PUBBLICA?
Il ministro dell'Istruzione, On. Maria Stella Gelmini, ha più volte giustificato il suo massiccio progetto triennale di tagli alla Scuola Pubblica (8 miliardi di euro in totale!) con l'obiettivo di migliorarne il livello qualitativo, ma guardando la situazione che si prospetta all'inizio di quest'anno scolastico ci si può rendere facilmente conto che le cose non stanno così. Cosa troverà la maggior parte dei vostri figli tornando a scuola?
Insegnanti sovraccarichi di ore, spesso accettate per puro spirito di servizio, con l'intento di sopperire all'incredibile impatto dei tagli, che inevitabilmente pregiudica la qualità dell'insegnamento. Aule sovraffollate, che mettono seriamente in pericolo la sicurezza, il normale rispetto delle normative igieniche ed, ovviamente, la qualità dell'offerta formativa. Diminuite le certificazioni per i bambini diversamente abili e le iniziative di aiuto e integrazione per gli studenti stranieri,praticamente ridotta a zero ogni possibilità di recupero, potenziamento, approfondimento
disciplinare.
...Ma la Gelmini e i Dirigenti Scolastici dicono che non ci saranno cambiamenti...
Non è vero! Se fossimo un paese con una vera libertà d'informazione tutti sapremmo che:
Il tempo pieno verrà falsificato con i mezzi più vari e trasformato di fatto in un "dopo-scuola", con educatori sottopagati e/o volontari che occupano un posto che dovrebbe essere di insegnanti. Ai bambini che non si avvalgono dell'insegnamento della religione cattolica non potrà più essere assicurata l'ora di "alternativa", ma dovranno essere spostati in altre classi se non addirittura rimandati a casa. Intere classi dovranno essere smembrate e "parcheggiate" in altre aule interrompendo il normale svolgimento delle lezioni a causa della totale impossibilità di trovare un supplente in occasione delle assenze brevi degli insegnanti.
...Ma tanto il discorso vale solo per quest'anno...
No! Questo è solo l'inizio!!!
Nei prossimi due anni la situazione peggiorerà ulteriormente perché il progetto dei tagli alla scuola pubblica è stato spalmato su tre anni. Inoltre, se verrà approvato il decreto di legge Aprea che promuove "piena concorrenza tra le istituzioni scolastiche", si aprirà la strada alla totale disparità tra le varie scuole pubbliche: una disparità nell'offerta formativa legata unicamente ai soldi che ogni istituto sarà in grado di mettere sul piatto. È davvero questo il futuro che vogliamo per la Scuola Pubblica? Una scuola che dovrebbe assolvere alla funzione costituzionale di uguaglianza ed emancipazione?
Possiamo e dobbiamo dire NO a questo progetto, ma dobbiamo farlo TUTTI INSIEME! Chiediamo il sostegno di tutti I CITTADINI che riconoscono l'importanza fondamentale della SCUOLA PUBBLICA per il futuro del paese, UNA CITTADINANZA CHE HA A CUORE IL FUTURO DEI PROPRI FIGLI!
Giovedì 17 settembre 2009, ore 17.00
Riunione del Coordinamento Precari di Bologna
Presso il VAG61, via Paolo Fabbri 110 Bologna (vicino ponte ferroviario di v. S.Donato)
Per chi vuole saperne di più!
_______________________________________________________
CHE COSA VUOL DIRE IL PRECARIATO A SCUOLA?
Un docente su quattro nella Scuola Italiana è attualmente precario.
Questo rappresenta già da ora l'impossibilità da parte dell'istituzione
di offrire la stessa qualità didattica e formativa ai nostri figli. È
inevitabile, infatti, che in una classe seguita da docenti stabili, che
sono messi in grado di lavorare realmente come team e di applicare un
progetto didattico di lunga durata, l'alunno riceverà un'istruzione
qualitativamente migliore rispetto ai suoi coetanei inseriti in classi
nelle quali ogni anno vedono cambiare un numero consistente di propri
insegnanti. La nostra battaglia per l'assunzione a tempo indeterminato
su tutti i posti disponibili e vacanti (che ogni anno ormai vengono
incomprensibilmente assegnati con un contratto a tempo), oltre che alla
salvaguardia dei diritti di migliaia di docenti, mira al miglioramento
della scuola pubblica. Alla precarietà di numerosi docenti non può che
corrispondere la precarietà della scuola e questo pericolo deve essere
necessariamente combattuto da tutta la cittadinanza.
A PROPOSITO DELLA SICUREZZA
La scuola di tuo figlio rispetta le norme di sicurezza?
Lo sapevi che i parametri minimi di superficie per alunno in ogni classe sono pari a circa 2 m² (per l'esattezza: 1,80 m² per infanzia, primarie e medie e 1,96m² per le superiori)? È il D.M. 18/12/1975 che lo dice. Secondo te la scuola di tuo figlio li rispetta? Per capirlo ti basta fare dei semplici calcoli. Ad esempio: se tuo figlio frequenta le scuole medie e si trova in una classe di 30 alunni dovrebbe avere una classe di 56 m² (1,80 x 31, due metri quadri anche per l'insegnante). Sei sicuro che sia così?
Ogni forzatura a questi parametri rappresenta una violazione delle norme di sicurezza e un pericolo per tuo figlio. Durante l'attività d'insegnamento agli studenti dovrebbe essere garantita primariamente la sicurezza, l'igiene e la protezione dai rischi cui la loro giovane età li espone. Lo spazio "vitale" non serve solo a garantire fluidità alle eventuali operazioni di evacuazione, ma rende vivibile l'ambiente scolastico. È tuo dovere controllare se questa basilare norma venga rispettata.
Per quanto riguarda l'igiene, poi, tenuto conto anche della nuova emergenza sanitaria che si profila (l'influenza suina), è sconsigliata la frequenza di locali affollati, figuriamoci di luoghi "sovraffollati" come molte delle classi dei nostri figli.
In base a tutto questo ti poniamo alcune domande:
1. Il decreto Gelmini nasce davvero per migliorare la scuola?
2. Il decreto Gelmini avrà un effetto positivo sulla qualità della vita
dei nostri figli?
3. Credi davvero che ci sia un'eccedenza di docenti e di personale ATA?
4. Ti è mai venuto il dubbio che qualcuno stia giocando con il futuro e
la salute dei nostri figli?
Noi difendiamo il nostro posto di lavoro e la nostra dignità
Tu puoi aiutarci a difendere il futuro di tuo figlio
Prossimi appuntamenti di lotta:
VENERDI' 18 SETTEMBRE '09
> Ore 17.30: CORTEO da Piazza Nettuno e a seguire ACCAMPAMENTO di 24 ore in Piazza Re Enzo
Coordinamento dei Precari di Bologna
> Vai alla feature "Campanella dall'allarme"