E' durato più di due ore il presidio dei precari della scuola sotto alle finestre dell'Ufficio Scolastico Provinciale. Hanno partecipato all'iniziativa sia i sindacati confederali (insieme agli altri due sindacati concertativi della scuola, Gilda e Snals) sia l'area più radicale dei sindacati di base Cub e Cobas e del coordinamento autorganizzato dei precari costituitosi a Vag61 nelle scorse settimane.
Oltre alle bandiere sindacali, erano visibili striscioni e cartelli con slogan contro i tagli, contro i ministri Gelmini e Tremonti, per l'immissione in ruolo dei precari. Rispetto alle mobilitazioni dello scorso autunno, gli slogan erano meno legati ad una critica politica generale all'impianto complessivo delle riforme Gelmini e molto più centrati sull'opposizione ai tagli e sulla rivendicazione del posto di lavoro.
Una delegazione composta sia dai sindacati sia dai rappresentanti diretti dei precari è entrata per portare le rivendicazioni del presidio all'interno dell'Ufficio Scolastico, incontrando tra gli altri anche il dirigente dell'U.S.P. Vincenzo Aiello. Silvia, del Coordinamento Precari Bologna, commenta così i risultati dell'incontro:"Abbiamo spiegato che siamo in tanti a perdere il posto e che i tagli condizionano pesantemente anche la qualità del servizio che le scuole riescono ad aoffrire, loro hanno ribadito di non avere risorse. Di fatto la situazione non si è sbloccata, per noi non cambia nulla."
Sono quindi ovviamente confermate tutte le prossime iniziative di lotta: dai volantinaggi all'apertura di alcune scuole domattina al nuovo presidio di domani pomeriggio, sempre all'Ufficio Scolastico Provinciale, fino alla manifestazione con accampamento in piazza lanciata dall'Assemblea delle Scuole per venerdì e sabato.
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