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Prima il sindaco Flavio Delbono ha comunicato che anche a Bologna si sarebbe dovuto utilizzare il registro delle ronde creato dal decreto Maroni, invitando le associazioni civiche già operanti sul territorio (secondo una legge regionale) ad iscriversi. Poi il primo cittadino Delbono Flavio ha spiegando che al registro si iscrive chi vuole e se dovessero sorgere contrasti con il nuovo ordinamento nazionale... si vedrà.
19 agosto 2009 CONTINUA
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Ad una settimana dall'inizio della nuova stagione del campionato di calcio, il sindaco Delbono emana una nuova ordinanza che impone il divieto di vendere bevande alcoliche nei dintorni dello stadio Dall'Ara. L'ordinanza entrerà in vigore dalla prima giornata di campionato, nella quale il Bologna si misurerà con la Fiorentina, ed il divieto di vendita si estenderà per un periodo di tempo che va da due ore prima dell'inizio della partita ad un ora dopo la fine.
19 agosto 2009 CONTINUA
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Mentre in città sono sbarcati 60 militari da impegnare sul fronte della cosiddetta sicurezza, alcuni dei quali si possono vedere con tanto di tuta mimetica e cartucciera in piazza Maggiore, anche Bologna compie il primo passo nell'era delle ronde istituzionalizzate. Il sindaco Flavio Delbono ha più volte detto "no" alle ronde preferendo le semplici associazioni già attive sul territorio (compresi i noti Pattuglianti cittadini indagati per aver malmenato alcuni manifestanti no-war?), ma adesso ha comunicato che anche sotto le Due torri si utilizzerà il registro, e i relativi requisiti, istituito dal decreto Maroni. Alla fine sarà comunque il Comune a scegliere.
18 agosto 2009 CONTINUA
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Pubblichiamo un articolo da Melting Pot sul pacchetto sicurezza, entrato in vigore pochi giorni fa, durante le ferie d'Agosto, le cui conseguenze si vedranno, in tutta la loro portata, nei prossimi mesi.
18 agosto 2009 CONTINUA
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Iniziative locali dal 20 al 30 settembre e il 17 del mese successivo corteo nazionale, contro il razzismo e il pacchetto sicurezza, per l'accoglienza e l'asilo, contro i respingimenti e i CIE. Tra i promotori, il Patto di Base, USI-AIT, Unicobas, Slai, Attac, Action, Sinistra Critica, PCL e PRC.
17 agosto 2009 CONTINUA
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Riceviamo e pubblichiamo questo resoconto puntuale sulla storica giornata di mobilitazione sulle spiagge della Riviera.
9 agosto 2009 CONTINUA
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Alla fine è avvenuto quello che un po' tutti (a partire dal sindaco e dall'Assessore al Turismo di Rimini) avevano tentato di esorcizzare.
Sciopero dei "baywatch" con fischietti e cartelloni sulle spiagge; ma "sciopero del bagno" anche per i gestori, che innalzano bandiere rosse per lavarsi le mani dalle responsabilità di sicurezza. Possiamo dire con certezza che il primo è stato un successo; il secondo, beh, chiedetelo ai (non) bagnanti...8 agosto 2009 CONTINUA
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Braccia incrociate, spalle al mare.
6 agosto 2009 CONTINUA
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La mattina del 3 agosto i vigili urbani hanno costretto la famiglia Lucchesi, di origine sinti, a sgomberare il prefabbricato a Masone (frazione di RE) in cui abitavano. L'edificio era stato costruito per ospitare da settembre a giugno le famiglie rom/sinti che mandavano i figli a scuola. Da giugno a settembre,però, non può essere abitato, secondo il comune. La famiglia Lucchesi è stata costretta a rimanerci a causa di una grave situazione famigliare che vede la presenza di un malato grave. Svolgevano, inoltre, le funzioni di custodi dello stabile, curando il piccolo spazio verde ad esso antistante. Il Comune ha costretto la famiglia ad abbandonare la propria casa per un mese, a settembre potranno ritornarci. Al momento sono stati costretti a trasferirsi nel cortile di alcuni famigliari che abitano nella bassa.
5 agosto 2009 CONTINUA
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La fondazione Lercaro è proprietaria di numerosi appartamenti in via Murri e di altri stabili a Bologna. Questa prestigiosa fondazione cattolica è intitolata al Cardinale Giacomo Lercaro conosciuto come “l’avvocato dei poveri” ed ha come presidente il Vescovo Ausiliare, Mons. Ernesto Vecchi di Bologna. La fondazione aveva deciso di sfrattare da uno dei propri appartamenti un nucleo familiare di lavoratori con due figlie che vanno alle elementari e da un figlio che ha poco più di un anno. La “colpa” di questa famiglia è stata di non riuscire a pagare l’affitto per quattro mesi, “colpa” di cui si macchiano sempre più inquilini a Bologna. Riceviamo e pubblichiamo questo comunicato stampa che fa luce sulla situazione odierna.
5 agosto 2009 CONTINUA