Dopo aver richiesto un incontro alla fondazione Lercaro e allo studio legale che la rappresenta per giungere ad un incontro che “potesse conciliare le esigenze della Fondazione e le possibilità economiche del nucleo”, e dopo aver ricevuto risposta dallo studio legale medesimo in cui si dice che “in ragione della convalida dello sfratto la nostra assistita intende ottenere la disponibilità dell’immobile”, apprendiamo dalla stampa che la Fondazione non ha chiesto l’esecuzione.
Ci teniamo comunque a ricordare che i passaggi legali effettuati hanno un peso, e che la vicenda avrebbe potuto essere affrontata con altri strumenti. Speriamo che la dichiarazione della Fondazione Lercaro sia un primo passo per giungere ad una positiva conclusione della vicenda per i nostri iscritti sfrattati.
In merito all’articolo del 5/08/2009 pubblicato su “La Padania” riguardo a questa vicenda riteniamo pretestuoso l’utilizzo che si è fatto del caso. Il caro affitti e l’emergenza casa non attengono alla cittadinanza né alla nazionalità, ma a tutti i lavoratori, è quindi un problema di reddito e diritti, non di colore della pelle.
AS.I.A.-RdB Bologna