Gli istituti di vigilanza privata della provincia di Bologna, quali Coopservices, La Patria, Securitas, La Ronda, Sicurbologna e Battistolli collaboreranno con la Questura per i controllo della sicurezza in città.
Il protocollo è stato firmato ieri mattina durante la conferenza stampa tenutasi nella sala riunioni della Questura di Bologna.
Dal 1 giugno (giorno da cui sarà operativo il procollo) per almeno sei mesi, gli agenti degli istituti di vigilanza privata collaboreranno con la polizia nelle operazioni di pattugliamento e controllo del territorio, rifacendosi al concetto di sicurezza pubblica intesa come sicurezza condivisa e partecipativa.
"Nell'ottica del rafforzamento di una strategia della sicurezza, - dicono dalla Questura - si è ritenuto fondamentale coinvolgere, con un protocollo d'intesa, le Guardie particolari giurate che, come è noto, sottoposte ad un regime di autorizzazioni di polizia e al controllo operativo del Questore, nell'espletamento della loro mirata attività di vigilanza, svolgono, di fatto, anche compiti di prevenzione generale e di sicurezza sussidiaria".
Durante i loro turni di vigilanza quindi, gli agenti degli istituti privati dovranno segnalare alla questura e alla sala operativa qualsiasi fatto volto a turbare la pubblica sicurezza.
Non tutti potrebbero prendere bene la notizia se si pensa che l'accordo giunge a pochi mesi dalla scoperta della vicenda del “corpo delle pattuglie cittadine”, accusate di usurpazione di funzione e lesione a danno di alcuni No global nel corso di due manifestazioni nel giugno del 2004 e nel maggio del 2005.