Giuseppe Di Noto è stato presidente dell'Associazione di volontariato Polizia Locale, con questa lettera che pubblichiamo annuncia ai soci i motivi delle sue dimissioni. Le ragioni vanno riscontrate all'interno delle polemiche che si sono aperte con le inchieste sui Pattuglianti Cittadini, a partire dagli episodi legati alla manifestazione del 2 giugno 2004 in Piazza Nettuno.
"Intendo con la presente motivare in modo più circostanziato le mie dimissioni da Presidente e Consigliere dell’Associazione Volontariato Polizia Locale, che mi vedono ora anche dimissionario da Socio. Creata lo scorso autunno, l’Associazione, che con tanto entusiasmo ho contribuito a fondare, prevedeva fra le più significative finalità statutarie quella di favorire l’affermazione dei diritti dei cittadini, segnatamente dei più bisognosi, nonché di collaborare con le Istituzioni locali per la realizzazione di tali obiettivi. Tale impostazione contemplava una rigorosa scelta di legalità, sia nei comportamenti individuali che nelle attività di istituto al servizio dei cittadini. In questi mesi ho operato per garantire ad AVPL l’adesione di soci che fossero prioritariamente conviti sostenitori di queste indicazioni statutarie. Più volte ho insistito per realizzare una idonea e conseguente formazione professionale dei volontari, evitando estemporanee iniziative individuali che avrebbero potuto coinvolgere l’Associazione in deprecabili episodi. Mi sono sempre preoccupato di garantire per ogni attività esterna, la direzione di un Coordinatore/responsabile, dopo la stesura di ordini di servizio coerenti con le intese raggiunte con gli Enti convenzionanti. Ritengo che le recenti vicende abbiano incrinato in modo insanabile il mio rapporto di fiducia con alcuni membri del Consiglio direttivo. Giungo con grande dolore a queste dimissioni poiché sono sempre più convinto del positivo ruolo che l’Associazione Volontariato Polizia Locale avrebbe potuto svolgere presso gli Enti locali e molte Istituzioni laiche e religiose del nostro territorio. Purtroppo è stata persa una grande occasione per contribuire al progresso democratico e legalitario della nostra comunità, ribadisco ai soci la convinzione che la forza delle idee e della ragione (non dei muscoli) ci avrebbe portato lontano.
Per opportuna informazione, la presente sarà trasmessa agli Enti governativi e locali della Provincia di Bologna ed alla Presidenza della Regione Emilia Romagna.
Resto a disposizione per eventuali chiarimenti.
Bologna 25.3.2007
Giuseppe Di Noto"