La precarietà è la condizione strutturale del nostro lavoro e della nostra vita. Non parliamo solo della proliferazione dei contratti a tempo determinato o di quei contratti che per anni sono stati definiti “atipici”, ma che ormai rappresentano per i giovani lavoratori la regola e non più l’eccezione. Precarietà significa individualizzazione del rapporto di lavoro e perenne ricattabilità. Significa ritorno a condizione di lavoro semi-schiavistiche e a logiche di caporalato. Significa negazione dei diritti di assemblea e di sciopero. Significa tagli alle pensioni e scippo del TFR.
Il processo di precarizzazione va però ben oltre il solo mondo del lavoro. La precarietà nelle nostre vite è data anche dalla negazione del diritto allo studio come del diritto alla casa, dalla privatizzazione di servizi sociali come scuola, sanità e trasporti, dal carovita dilagante.
In queste giornate a Vag vogliamo esplorare a fondo il tema della precarietà. Analizzare i processi di precarizzazione ma anche e soprattutto confrontarci sulle possibili risposte sociali e politiche alla precarietà. Mettere a confronto idee, proposte ed esperienze di autorganizzazione e di lotta dentro e fuori i luoghi di lavoro.
Vogliamo integrare le forme classiche e comunque irrinunciabili degli incontri assembleari con ogni altra forma di comunicazione e di condivisione di saperi. Dal giornale on-line a quello cartaceo, dalle produzioni video alle trasmissioni radio passando per il teatro interattivo, l’Officina dei Media Indipendenti Vag61 mette alla prova la sua funzione di media-center su un tema centrale come quello della precarietà.
Parlare di precarietà per noi significa parlare di Bologna, perché un’analisi generale dei processi di precarizzazione non può essere sganciata dalla pratica politica quotidiana sul territorio. Per questo vogliamo conoscere e far conoscere i mille luoghi più o meno nascosti della precarietà sul territorio bolognese, le mille storie di ordinaria precarietà e di quotidiano sfruttamento provenienti anche da situazioni e luoghi insospettabili.
Ma è importante che i 4 giorni di resistenza alla precarietà che Vag 61 ha organizzato dal 25 al 28 aprile 2007 siano l’inizio di un percorso e non un semplice episodio. Per questo proponiamo l’idea, ambiziosa ma assolutamente necessaria, di un’assemblea cittadina permanente delle reti precarie. Un’assemblea che possa essere punto di riferimento per quelle realtà, spesso deboli ed isolate, che scelgono la difficile strada dell’autorganizzazione nei luoghi di lavoro. Che possa promuovere un lavoro di inchiesta e di denuncia, ma anche di mobilitazione e di conflitto, nei luoghi della precarietà bolognese.