I precari della ricerca scenderanno in piazza l'11 maggio prossimo contro le
politiche del governo sull'università e la ricerca. Nel comunicato diramato a livello nazionale affermano che “dopo una campagna elettorale in cui si è fatto largo uso di parole come precarietà, università e ricerca, il bilancio dell'anno di governo trascorso è deludente. L'ultima legge finanziaria e il decreto Bersani ha ulteriormente diminuito il finanziamento per gli atenei e per gli enti di ricerca. I provvedimenti di stabilizzazione e i concorsi straordinari annunciati nella manovra non si sono ancora visti: in ogni caso, i fondi stanziati sono così ridotti da riguardare poche centinaia di persone, a fronte di oltre sessantamila precari che da anni lavorano nell'università e negli enti di ricerca”.
Secondo i ricercatori precari, cambiano i ministri ma la crisi della ricerca continua nell'indifferenza del governo: “al ministro Mussi interessa più la
propria collocazione parlamentare, e non stupisce che il ministro Padoa-Schioppa tagli indisturbato l'investimento pubblico in scuola, università e ricerca”.
Perciò, per rivendicare l'assunzione di nuovo personale universitario e di ricerca, l'aumento delle risorse per il settore, i precari della ricerca manifesteranno venerdì 11 maggio 2007 alle ore 10, davanti al ministero dell'Economia di via XX settembre a Roma.
Per dare l’adesione alla mobilitazione, si può inviare una mail a: precaridellaricerca@gmail.com
oppure si può andare sul sito
www.ricercatoriprecari.org/bologna