> Leggi il report del Coordinamento Migranti: «Qui siamo, qui restiamo, qui lottiamo»
Quasi un centinaio di persone, in gran maggioranza migranti di svariate origini, ha partecipato ieri pomeriggio all'assemblea contro il Pacchetto Sicurezza indetta dal Coordinamento Migranti di Bologna e Provincia.
Notevole il coinvolgimento dei numerosi migranti intervenuti, alcuni dei quali per loro stessa ammissione non avevano mai partecipato prima ad un'assemblea politica. Si può parlare di una presa d'iniziativa diretta, netta e senza mediazione, della soggettività migrante.
Se le misure contenute nel provvedimento attualmente al vaglio delle camere fossero approvate, sarebbe impossibile per chi non è in possesso di permesso di soggiorino rivolgersi al Pronto Soccorso e ricevere cure mediche, riconoscere figli e figlie, sposarsi e inviare soldi a casa. La detenzione nei CIE diverrebbe prolungabile fino a diciotto mesi, l'ingresso clandestino in italia diverrebbe reato.
In opposizione a questo ulteriore aggravio delle già pesanti condizioni dei migranti in Italia, e contro la perdurante ondata xenofoba, l'assemblea si è data alcune importanti scadenze di lotta: la prima, proposta in assemblea da una socia dell'Associazione Sokos, è per il prossimo martedì 17 marzo, in Piazza Maggiore alle 18.00, quando medici e operatori del sistema sanitario scenderanno in piazza contro la denunciabilità dei migranti che chiedono cure sanitarie. Domenica 18 aprile, come negli ultimi anni, Piazza dell'Unità ospiterà la Festa dei Migranti, che quest'anno potrebbe connotarsi maggiormente come momento di lotta e non si esclude sia abbinata ad un corteo. Per la metà di maggio è infine in cantiere una manifestazione nazionale, forse a Milano.