> Leggi il nostro report: «Rabbia migrante»
Quasi cento persone, uomini e donne, migranti e italiani, lavoratrici, lavoratori e delegati sindacali, hanno partecipato all’assemblea pubblica indetta a Bologna dal Coordinamento Migranti (guarda la galleria di foto) per organizzare la mobilitazione dei prossimi mesi contro la legge Bossi-Fini, contro il “pacchetto sicurezza” e per affermare che non accettiamo razzismo ed espulsioni come risposta a questa crisi. La grande partecipazione di migranti – dalla provincia di
Bologna e da altre città della regione – è per noi il segno più chiaro che il razzismo istituzionale e il peso della crisi non bastano a mettere a tacere coloro che sono qui, che qui vogliono restare, e che sono disposti a lottare per farlo.
Le lavoratrici e i lavoratori migranti intervenuti in assemblea hanno denunciato l'urgenza di prendere parola contro una crisi che coinvolge tutti, italiani e migranti. Sempre maggiore è il numero di cassa-integrati e di licenziamenti che colpiscono le aziende metalmeccaniche della provincia di Bologna. Sempre maggiore è il numero di coloro che non vedono rinnovati i propri contratti a tempo determinato, come pure di coloro che, soci di cooperative o assunti a tempo indeterminato, non vengono chiamati a lavorare e vedono così crollare il loro reddito. Tutto questo colpisce italiani e migranti, ma per i migranti vuol dire rischio di clandestinità perché senza lavoro o con un reddito troppo basso non è possibile rinnovare il permesso di soggiorno.
Per questo, contro il governo che vuole rispondere alla crisi con la criminalizzazione e le espulsioni, i migranti hanno ribadito la volontà di rivendicare il diritto di restare in questo paese e di costruire una mobilitazione contro la crisi e contro il razzismo che coinvolga nel modo più ampio possibile migranti e italiani: ci rivolgeremo a tutti i lavoratori e le lavoratrici, alle associazioni, agli studenti in lotta, ai movimenti e ai sindacati, perché questo è il momento di scegliere da che parte stare.
Dopo due ore di discussione l’assemblea si è conclusa lanciando un percorso politico preciso, che è parte integrante di quello che si è aperto il 7 marzo sempre qui a Bologna, durante l’assemblea delle reti migranti e antirazziste provenienti da varie parti d’Italia, per la costruzione di una grande mobilitazione nazionale dopo la metà di maggio:
> Il 17 marzo, alle 18.00, saremo in Piazza Maggiore per l’iniziativa nazionale “Noi non segnaliamo” contro il pacchetto
sicurezza e la cancellazione del divieto di denunciare i migranti senza documenti che si rivolgono alle strutture sanitarie pubbliche.
> Il 5 aprile alle ore 16.00 presso l’XM24 di Via Fioravanti 24 invitiamo tutte le realtà interessate a partecipare e a sostenere questo percorso a un’assemblea per l’organizzazione della giornata dei migranti del 19 aprile in piazza dell’Unità, a Bologna.
> Il 19 aprile: Giornata dei migranti. La giornata – arrivata alla sua quarta edizione – quest’anno avrà un segno nuovo, perché coinvolgerà in modo ancora più forte le organizzazioni di migranti e antirazziste, non solo bolognesi, e lancerà a livello territoriale la mobilitazione nazionale.
Coordinamento Migranti Bologna e Provincia