Corteo Sabato 29 novembre '08 alle 15 dalla Stazione di Parma

No alla Carta di Parma

Manifestazione antirazzista nella città dove è stata stipulata la Carta della Sicurezza Urbana, che ha investito di nuovi poteri le amministrazioni comunali e i sindaci in particolare (tra cui quello, di gran moda a Bologna, di disporre la chiusura di esercizi pubblici) e dove di recente un ragazzo ghanese è stato brutalmente picchiato dai Vigili Urbani. Pubblichiamo il comunicato d'indizione
10 novembre 2008 - parmantifascista.org

SABATO 29 NOVEMBRE - STAZIONE FS h15.00
MANIFESTAZIONE

NO AL RAZZISMO - NO CARTA DI PARMA

PER UNA VERA SICUREZZA SOCIALE

 

> Info treno da Bologna

Le aggressioni dei gruppi della nuova destra, le provocazioni della Lega e le norme antimigranti contenute nel pacchetto sicurezza ispirato dalla "Carta di Parma", vogliono schiacciare ogni possibile solidarietà tra italiani e immigrati, scaricando sui più poveri il peso della crisi economica.

Nella Carta della Sicurezza Urbana, infatti, possiamo trovare due ordini di richieste fondamentali: l'aumento dei poteri ai sindaci per quel che riguarda il controllo del territorio e la disposizione di finanziamenti per le cosiddette opere di riqualificazione.
Il controllo del territorio e la conseguente azione repressiva disposta dai sindaci è a nostro avviso funzionale a mantenere i migranti e le fasce più deboli della popolazione in condizioni di estrema ricattabilità sociale. La conseguenza economica di tale ricatto è il mantenimento del costo della manodopera a bassi livelli generando così uno scenario di "guerra fra lavoratori", per cui il ricatto finisce per cadere sulla testa di tutti: per lavorare, migranti ed italiani, sono costretti ad accettare salari sempre più bassi.
Le opere di riqualificazione, inoltre, permetteranno di ‘recuperare', cioè rendere più belle e appetibili dal punto di vista del mercato, le zone delle città che hanno perso di valore perché abitate da proletari e stranieri, permettendo ai proprietari d'immobili di vedere il proprio patrimonio aumentare di valore grazie all'intervento pubblico. Questa sicurezza a noi non interessa perché estetica e funzionale al mantenimento degli interessi economici di poche persone.
Inoltre, per attuare senza opposizioni questi provvedimenti, si è cercato di infondere insicurezza negli abitanti delle città attraverso martellanti campagne mediatiche, con conseguente aumento della tensione sociale e dell'odio razziale.

Non è un caso se negli ultimi mesi abbiamo assistito all'omicidio di 6 ragazzi africani a CastelVolturno, all'omicidio di Nicola a Verona, all'omicidio di Abba a Milano, al pestaggio di un operaio cinese a Tor Bella Monaca, a quello di Emmanuel a Parma, agli inviti da parte di gruppi di Alleanza Nazionale e dell'estrema destra al linciaggio di una comunità di africani a Pianura, e una lunga lista di aggressioni potrebbe continuare...

Queste violenze sono la diretta conseguenza del clima di odio razziale e di caccia all'immigrato o al Rom scatenato dai partiti politici di destra e di centro-sinistra, dai governi che si sono succeduti in questi anni e dalle amministrazioni locali. Utilizzando lo spauracchio dell'immigrato, descritto come l'origine di ogni crimine e di ogni male, si cerca di dividere i lavoratori e di deviare contro lo "straniero" la rabbia per le proprie condizioni di vita.

L'estrema destra si è volentieri fatta carico del compito di fomentare l'odio, diffondendo idee razziste nelle scuole e nei quartieri, spalleggiando così il governo e reclutando giovani per le loro vigliacche azioni di gruppo contro omosessuali, migranti e militanti della sinistra.

Per sconfiggere il razzismo vogliamo invece ricostruire le ragioni della solidarietà e dell'unità tra sfruttati.

CHIEDIAMO:

* Ritiro dei Pacchetti sicurezza Maroni e Amato
* NO all'estensione dei poteri prefettizi ai sindaci
* SI ad una politica orientata a garantire la vera sicurezza: servizi sociali, aumento delle pensioni e dei salari slegati dalla produttività e redditività delle aziende, politiche per la casa, blocco dei prezzi dei beni di prima necessità e delle bollette.
* Ritiro delle leggi Bossi-Fini e Turco-Napolitano
* Chiusura dei Centri di Identificazione ed Espulsione (ex CPT)
* Abolizione della politica dei flussi; libera circolazione delle persone
* Pari trattamento nei luoghi di lavoro. No al lavoro nero e al precariato.
* Abolizione di tutte le leggi sulla precarietà
* Abolizione del legame tra permesso di soggiorno e contratto di lavoro
* Diritto di cittadinanza e all'istruzione per tutti i figli dei migranti in Italia

A LIVELLO LOCALE

* Le dimissioni dell'assessore Monteverdi e l'abolizione dell'assessorato alla sicurezza
* Le dimissioni dei vigili coinvolti nel pestaggio di Emmanuel
* La revisione delle politiche sintetizzate nella "Carta per la sicurezza" siglata a Parma


SI AD UNA POLITICA ORIENTATA A GARANTIRE LA VERA SICUREZZA

Si ai servizi sociali, alla sicurezza nei cantieri e nei posti di lavoro, all'aumento delle pensioni e dei salari, alle politiche per la casa, al blocco dei prezzi di prima necessità e delle bollette.


Assemblea contro il razzismo e la carta di Parma


Comitato Antifascista e per la memoria storica - Parma
Comitato Cittadino Antirazzista
Insurgent City
R.A.F. (rete antifascista parmigiana)
Rifondazione Comunista
U.S.I.-A.I.T.
RdB-CuB Parma
Giovani Comunisti
Associazione C'era L'Acqua
Gruppo Antipsichiatrico di Parma Elleboro
Associazione "Perchè No?"
Comunità di S.Cristina e S.Antonio
Ass.ne Le Giraffe
Associazione Italia-Cuba Parma
Battaglia Comunista
Gruppo Anarchico A. Cieri - F.A.I.
Comitato in difesa della Scuola Pubblica
Coordinamento Studentesco Universitario
Ateneo Libertario
Laboratorio Antagonista le radici e le ali - Langhirano
CIAC Parma
Coordinamento migranti - Bologna
Assemblea Antifascista Permanente - Bologna

> Leggi le adesioni aggiornate su parmantifascista.org