La situazione si è ufficialmente sbloccata: per tutta la giornata di oggi si sono sviluppate trattative presso la Prefettura di Milano. Attori in gioco Genta (proprietario dell'officina e delle macchine), AEDES (proprietaria dell'area), gruppo Camozzi (acquirente). Alle 19.30 arriva al presidio la prima notizia attesa da tutti: Camozzi e Genta si sono accordati sul prezzo di cessione di macchine ed officina, ora resta che anche AEDES si accordi con il nuovo proprietario rispetto all'uso dell'area. Per questo motivo gli operai e i molti solidali che hanno raggiunto il presidio dovranno attendere la giornata di domani affichè anche questo aspetto della trattativa trovi l'esito sperato.
Ancora non si conoscono nel dettaglio i vari aspetti delle diverse fasi della trattativa, ma le cose si stanno muovendo e al presidio cresce pertanto l'ottimismo. Gli operai che stazionano da 7 giorni sul carro-ponte fanno sapere di essere soddisfatti per come si stanno evolvendo le situazioni, tuttavia in attesa che si arrivi ad un punto fermo chiaro, la protesta prosegue. Anche gli ultimi comunicati degli operai fuori dai cancelli danno questa indicazione: il presidio proseguirà finchè non si avrà la certezza che tutte le trattative si saranno concluse positivamente e si attenderà quindi che si chiariscano gli aspetti contrattuali relativi all'assunzione dei 49 operai in lotta.
Nel frattempo, al megafono, vengono letti anche i numerosi messaggi di solidarietà che giungono da tutta Italia. Oggi poi è particolarmente significativo il reciproco saluto solidale con gli operai che a Cesalunga hanno messo in atto una forma di protesta analogo agli operai della INNSE: a 50 m di altezza su di un silos protestano contro il blocco delle attività della loro ditta, la Calci Idrate Marcellina. Insomma la resistenza degli operai della INNSE comincia a fare scuola e speriamo che ovunque gli operai, i precari, i disoccupati, gli studenti sappiano trovare nell'iniziativa autorganizzata lo strumento di lotta più efficace nelle proprie rivendicazioni. Non solo per i diritti sul lavoro, ma per tutte le altre sfere della vita dell'individuo.
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