Tre finti check-point ai limiti della "T", via Ugo Bassi, via Indipendenza , via Rizzoli, per denunciare e rendere fisicamente visibili le conseguenze dell'applicazione del decreto Maroni nella nostra città. La lista Bologna Città Libera e Terre Libere tornano in piazza delimitando la nuova zona rossa bolognese per informare i cittadini che "da questo punto in poi l'articolo 17 della Costituzione è sospeso" come recita lo striscione appeso sui varchi di accesso. Nel pieno di una crisi economica che sta producendo ogni giorno migliaia di disoccupati, e che sta provocando proteste e manifestazioni tra i lavoratori di tutta Europa, il Governo italiano, denunciano gli organizzatori, scegle la strada della repressione preventiva e dell'ordine pubblico, approvando norme che limiano fortemente il diritto di manifestazione e di sciopero.
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(foto tratte dal sito di Bcl)