> Leggi l'appello di cento lavoratrici e lavoratori
> Leggi i comunicati di adesione al corteo
> Ascolta gli audio dell'assemblea pubblica di giovedì 12
> Ascolta Alessandra Cuozzo (Delegata Atc)
«Sono sotto attacco tutti coloro che lottano nei luoghi di lavoro, nella scuola, nei territori, per le libertà civili, contro il razzismo, per una vita dignitosa. In risposta alla nostra richiesta di portare le nostre ragioni a conoscenza della cittadinanza, la questura ci ha notificato una prescrizione, propronendoci un percorso alternativo che di fatto ci avrebbe nascosto al salotto buono della città. Ribadiamo che il concentramento sarà in Piazza Nettuno alle 15.30, ci auguriamo che nessuno negli ambiti istituzionali voglia fare una forzatura, noi intendiamo manifestare le nostre idee pacificamente»
> Ascolta Giuseppe (Laboratorio Crash)
«Stiamo assistendo ad un inasprimento delle condizioni per potere esprimere il proprio pensiero nelle piazze. E' inaccettabile che le strade della nostre città siano proibite, se si nega l'espressione del dissenso non si fa che andare a articolare in maniera più aspra il conflitto sociale: non lo si amministra, lo si nega. Come soggetti sociali rifiutiamo questa logica. E non stiamo parlando solo di divieto a manifestare: rigettiamo in blocco l'ipotesi di reato di clandestinità, le figure del medico-spia, dell'insegnante spia: non si può pensare di amministrare la crisi aumentando autoritarismo e controllo sociale. Noi guardiamo questa crisi da tutt'altri presupposti, dall'interno battaglie che nascono nei territori»
> Ascolta Andrea (studente dell'Onda Anomala)
«Quanto è successo ieri a Roma è gravissimo, ci parla del livello di autoritarismo introdotto da questo Stato in questo paese, e anche immediatamente del diritto di manifestare: cos'è la democrazia nel 2009 in questo paese, se il diritto di manifestare viene negato? E' importante affermare che piazze e strade sono luoghi aperti alla presa di parola politica»
> Ascolta Valerio Monteventi (Bologna Città Libera)
«Noi aderiamo individualmente, e non come lista, perché vogliamo che questa sia una battaglia ampia, di lungo periodo, e non ci siano fraintendimenti su un'eventuale strumentalizzazione elettorale. E' una battaglia che riguarda soprattutto le persone meno tutelate. Per sabato speriamo in una partecipazione ampia, sarà una manifestazione centrata sull'informazione, è grave che moltissime persone non siano a conoscenza di questo provvedimento. E' paradossale che finora pochissime realtà abbiano preso posizione. Anche gli intellettuali, dove sono finiti, se esistono ancora?».
Un giornalista chiede come concretamente ci si voglia muovere rispetto ad un ingente schieramento di polizia: «Se ci fanno venire in piazza e ci circondano staremo lì, se blinderanno la piazza staremo al di fuori, chi vedrà una scena del genere si farà purè delle domande! Non cercheremo lo scontro»