No al divieto di manifestazione
Ieri mattina la questura di Bologna ci ha notificato delle prescrizioni in merito alla manifestazione indetta per sabato 21 marzo.
Tali prescrizioni, in base alla recente ordinanza della Prefettura e del comitato provinciale per l'ordine pubblico, in applicazione della "direttiva Maroni", impedirebbero alle lavoratrici e ai lavoratori di manifestare in Pzza. Nettuno e in via Rizzoli.
Il tentativo di mettere il bavaglio ai lavoratori che intendono lottare contro gli effetti e la gestione della crisi economica è a nostro avviso incostituzionale e politicamente miope.
Pensare che in questo contesto vi sia un salotto buono dove le rivendicazioni sindacali siano bandite per "motivi di ordine pubblico" è un grave errore ed è, per noi, inaccettabile.
Per questo, come PATTO DI BASE (CUB,COBAS,SDL) questa mattina abbiamo fatto notificare dai nostri legali, un apposito ricorso al TAR, chiedendo l'immediata sospensiva delle prescrizioni e di tutti gli atti che stanno a monte.
Convinti che la direttiva Maroni e tutti gli atti conseguenti siano in contrasto con l'art.17 della Costituzione, siamo decisi a portare il nostro ricorso fino al Consiglio di Stato se necessario.
Allo stesso tempo insistiamo perché la manifestazione si possa fare così come avevamo comunicato alla questura e quindi invitiamo tutte/i a trovarsi alle ore 15,30 in Pzza. Nettuno.
Ci auguriamo che negli ambiti istituzionali prevalga il buon senso e che visto anche il ricorso in atto, la questura non impedisca una pacifica manifestazione.
Patto di Base (CUB - COBAS - SDL)