SOLIDARIETA' ALLE COMPAGNE E AI COMPAGNI DI CRASH
Prima l'immobilismo davanti ai nazisti in parata per le vie del centro, poi le censure ai danni della cultura laica, il flirt securitario con Alleanza Nazionale, Piazza Verdi blindata e la caccia ai rom. Oggi, lo sgombero del Laboratorio del Precariato Sociale Crash. L'estate cofferatiana non lascia dubbi. Con la chiusura di uno spazio che grazie all'impegno e alla tenacia dei suoi attivisti ha dato vita ad un esperienza viva e di grande importanza per l'attività culturale e le lotte sociali di questa città, il sindaco aggiunge un altro tassello alla costruzione di una Bologna sempre più fondata sull'autoritarismo, la repressione, la commercializzazione e l'esclusione dei soggetti più deboli. La realizzazione di una città altra, che sappia rispondere ai bisogni e ai desideri di chi la vive, spetta a chi non si rassegna a respirare l'aria soffocante con cui Cofferati sta avvolgendo Bologna.
Esprimiamo tutta la nostra solidarietà alle compagne e ai compagni di Crash, augurandoci che possano ridare presto una casa ai loro progetti.
EsPRèsS / Esistenze Precarie Resistenza Sociale
Redazione di Vagamondo
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Solidarietà al Collettivo Crash, per lo sgombero "politico" subito
all'Ex deposito comunale della carta in via Zanardi 48 da parte
dell'amministrazione comunale della Città.
Con un copione ormai consueto per il podestà della Città, anche nella
giornata di ieri mattina abbiamo potuto osservare con quanta
disinvoltura di movimento le sue RUSPE, (dubbio: "saranno mica di
proprietà di "coop rosse"?"), si adoperino agevolmente ad abbattere le
opere create dall'impegno e dalla necessità di tutte quelle persone
che agiscono dal basso, sia si tratti di edificazioni abitative precarie
sul lungo Reno che di opere di ricqualificazione popolare come i
laboratori sociali occupati situazione che in Città esiste e funziona
con diverse realtà ognuna nelle proprie forme di libera espressione.
Il modello locale sembra aver attecchito anche a livello Nazionale
grazie anche a recenti dichiarazioni del governo che appare confermino
che "il modello è commerciabile", ne è ultima vittima sacrificale il
Centro Sociale La Chimica di Verona al quale estendiamo la nostra
solidarietà.
L'iter dei funzionari pubblici risulta sempre il solito:
"abbiamo bisogno della struttura perchè al suo posto ABBIAMO INTENZIONE
di costruire un funzionale edificio adibito a Primarie Funzioni Sociali
Pubbliche".....
E' "l'abbiamo intenzione" che non ci convince e non ci convince
neanche il fatto che non si parli di gratuità per il pubblico....
L'esigenza delle Persone che praticano dal Basso ci pare, sia sempre la
medesima, tentare di migliorare le condizioni di vita in campo
abitativo come nel lavoro o nei momenti di svago, reinventando
situazioni abitative, culturali e di aggregazione giovanile accessibili
a tutti, rivedendo in maniera radicale i meccanismi tipici del business
in favore di una riappropriazione della dignità della Persona come
Essere Umano e non più come "utente", favorendo la Socializzazione e non
ghettizzazioni e classificazioni di sorta.
Naturale situazione di necessità per l'Essere Umano, ma non
economicamente remunerativo per individui che hanno svenduto la propria
vita al meccanismo del profitto economico, basato sul consumismo, il
quale lucra speculando su tutto.
Significativo anche il ricorso al sistematico utilizzo dei mezzi
operativi pesanti, impiegati storicamente ovunque l'aristocrazia di
potere abbia voluto sottolineare e ribadire la propria immagine di
schiacciante potenza e distanza dal popolo.
Desolante la distanza del dialogo politico che ormai viaggia su piani
diversi, primo fra tutti quello dei "nostri competenti" amministratori,
che attraverso le loro ammiccanti abilità oratorie riescono sempre e
comunque a distrarci dai problemi concreti, a titolo di esempio:
l'ex mensa di via Gioannetti in san donato....via Pontevecchio.....tutti
gli sgomberi di case occupate operati in fretta e furia sventolando
fantomatiche liste di assegnazione, "ma esisteranno veramente?"....il
problema degli spazi popolari di aggregazione giovanile.....l'Istruzione
che anche a livello comunale appare sempre più una questione economica
che di contenuti...i Diritti dei Disabili.....il ricorso sempre più
massiccio nell'apparato comunale all'assunzione di Persone con contratti
di Lavoro Precario......
Saremo presenti alla conferenza stampa indetta dal Collettivo Crash per
solidarizzare con essi e per ascoltare i contenuti di eventuali proposte
concrete, che i "nostri competenti" amministratori pubblici, grazie alla
loro "riconosciuta disponibilità" al dialogo, formuleranno per l'occasione.
Siamo scettici ma inguaribili (ed utopici) ottimisti e speriamo di
sbagliarci.
tanto ci premeva
Lista Reno per il Rilancio dello Stato Sociale
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Solidarietà al Laboratorio Crash, sgomberato ieri su ordine della giunta comunale. Ennesimo sgombero d'agosto, ennesima esibizione di muscoli da parte di un'amministrazione che non perde occasione per mostrare il suo volto arrogante e oppressivo. Colpire gli spazi autogestiti e chi da forma al pensiero critico non ferma il bisogno di opporsi quotidianamente al disegno cofferatiano di una Bologna sedata e piatta.
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