Continua la "guerra preventiva e permanente" della Giunta Cofferati contro gli spazi autogestiti

Sgomberato questa mattina Crash (2° lancio)

Questa mattina, alle 6,45, agenti della polizia di stato, della polizia municipale e dei carabinieri hanno sgomberato il Laboratorio del Precariato Sociale CRASH, di via Zanardi a Bologna. Per domani mattina annunciata una conferenza stampa degli attivisti del collettivo.
20 agosto 2007

Questa mattina, poco prima delle 7, agenti della polizia di stato, della polizia municipale e dei carabinieri hanno sgomberato il Laboratorio del Precariato Sociale CRASH, di via Zanardi a Bologna.
Lo sgombero dell’immobile di proprietà comunale è avvenuto in seguito a un’ordinanza della Giunta Cofferati, firmata dall’ex magistrato, oggi assessore, Libero Mancuso.
Al momento dell’irruzione degli agenti, all’interno del centro sociale, non erano presenti attivisti del Collettivo che gestiva lo spazio occupato.
All’interno del capannone operai con un catterpillar hanno iniziato ad abbattere le strutture che erano state realizzate in questi mesi per rendere agibile il vecchio immobile che era rimasto vuoto per anni.
A Bologna erano presenti alcuni ragazzi di Crash, per mantenere una sorta di vigilanza contro i pericoli di sgombero d’agosto che, puntualmente, si sono verificati reali.
Ieri sera, infatti, si era tenuta un’iniziativa per le persone rimaste in città in questa calda estate agostana. Nessuno degli attivisti di Crash aveva avuto segnali, nei giorni scorsi, di uno sgombero imminente.
Che si sia trattato di una azione di “guerra preventiva” della giunta comunale contro gli spazi sociali autogestiti, sono in pochi a dubitarne, che sia un’azione pretestuosa e senza nessuna giustificazione di pubblica utilità altrettanto.
Nell’ultimo anno, lo spazio di via Zanardi era diventato un punto di riferimento per tantissimi giovani e per diverse realtà sociali. E’ lì che Stefano Benni aveva deciso di proporre un suo spettacolo su Andrea Pazienza e di ritornare ad essere attivo culturalmente a Bologna dopo un esilio durato diverso tempo. Da parte di Benni quella scelta aveva rappresentato un segnale politico preciso a chi è al governo della città. Non è un’idea peregrina pensare che lo sgombero sia stato deciso per fermare la crescita culturale, politica e sociale che Crash aveva avuto.
Rocco, uno dei portavoce del Centro Sociale, che è arrivato sul posto a sgombero già iniziato, ha dichiarato: “Non lasceramo la Giunta tranquilla”.
Per domani è annunciata una conferenza stampa del Collettivo, intanto dentro lo spazio occupato dai poliziotti si sentono i rumori delle macchine che distruggono quello che il lavoro di tanti volontari aveva costruito.
(continua)

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