9 giugno 2007 CONTINUA
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"Vi vogliamo anche dire una piccola verità riguardo a chi ha combattuto nella battaglia di Rostock: erano donne e uomini provenienti da ogni angolo del mondo e che non hanno bisogno di carte d’identità per riconoscersi tra loro, costruire bande e nuove forme di vita. (...) Noi veniamo da ovunque, perciò siamo ovunque. Chi sostiene il contrario mente sapendo di mentire. Un’altra verità è che sotto ogni maschera nera c’era un sorriso, dentro ogni sasso lanciato contro il nemico comune c’era della gioia, in ogni corpo in rivolta contro l’oppressione c’era del desiderio. (...) Crediamo che il 2 giugno abbia segnato una rottura forte e determinata in relazione a quel ciclo di lotte e che questa battaglia possa rilanciare il movimento in avanti, alla ricerca di quel varco dove tutti e tutte possono passare per fuggire dall’altro lato dello specchio, il lato della libertà". Comunicato delle Brigate Internazionali.8 giugno 2007 CONTINUA