Prosegue la campagna anti-amianto di Città del Capo Radio Metropolitana, dopo il ritrovamento di rifiuti in eternit abbandonati nei boschi a Castiglion de Pepoli (e che ad oggi non sono stati rimossi).
Ieri sera l'emittente bolognese aveva raccolto la segnalazione di Vito Totire dell'Associazione Esposti Amianto, che giudicava sottostimati i dati Arpa (20-30 smaltimenti abusivi all'anno in provincia) e citava quattro o cinque siti individuati a Monzuno e altri a Grizzana Morandi e Monterenzio. Un ulteriore sito abusivo è stato segnalato da un ascoltatore sui colli bolognesi. Mentre restano da bonificare numerosi siti in città: dall'ex-Sabiem in via Emilia Ponente, alla Caserma Prudentino di Via Fiorini.
Oggi da registrare l'intervista a Emidio Castelli, responsabile amianto della multiutility Hera, che fornisce dati quasi triplicati rispetto a quelli dell'Arpa: gli interventi di bonifica di amianto abbandonato qua e là nel bolognese si contano nell'ordine di 60-80 annui.
Pare che in questi giorni si stia scoperchiando un vaso di Pandora: la messa fuori legge dei derivati dell'amianto nel 1992, in Italia, è all'origine di comportamenti irresponsabili e altamente nocivi da parte dei soggetti pubblici e privati che avrebbero il dovere di procedere alla bonifica; diciassette anni dopo la situazione resta assolutamente emergenziale
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