Numerose le azioni e iniziative di protesta iniziate a seguito dei gravi maltrattamenti subiti, lunedì 4 e mercoledì 6 Maggio, da Raya, donna tunisina reclusa nel Centro di indentificazione ed esplusione (CIE) di via Mattei, che successivamente ha sporto denuncia contro i suoi aggressori tramite l'avvocato Ettore Grenci. Nei giorni successivi è giunta poi notizia di gravi episodi di autolesionismo da parte di alcuni migranti e la denuncia di condizioni degradanti e insostenibili.
Sabato sera due auto avevano raggiunto via Mattei e i dieci occupanti avevano rivolto slogan verso l'interno della struttura e acceso un fumogeno. Identificati dalla polizia, sono stati denunciati per manifestazione non autorizzata.
Il precedente giovedì pomeriggio, anonimi, rivendicando poi l'azione sul sito nazionale anarchico informa-azione.info, avevano fatto apparizione in vari punti del centro città, denunciando al megafono il pestaggio avvenuto all'ex-Cpt e volantinando. Gli organi di stampa riportano poi dell'incendio di due cassonetti, quella sera stessa, in via Massarenti angolo via Golfarelli. Nelle vicinanze era comparso uno striscione: «Quattro maggio 2009. Nel Cie di via Mattei una donna picchiata a sangue da una guardia.»
Per giovedì prossimo, dal blog di area anarchica Scheggia, che per primo aveva diffuso la notizia del pestaggio della donna, è stata diffusa la convocazione di due presidi, alle ore 16 in Piazza di Porta Ravegnana (alla Due Torri) e alle 18 all'esterno del CIE stesso, in via Mattei.