Nella giornata di ieri la Prefettura di Bologna ha recepito le direttive del Ministro Maroni sulle limitazioni imposte alle manifestazioni pubbliche.
Limitazioni sia per quanto riguarda i giorni che le zone. A partire dalla prossima settimana, infatti, saranno vietate le manifestazioni in centro nei fine settimana, da sabato pomeriggio a tutta la giornata di domenica. In particolare le zone inaccessibili saranno quelle che storicamente sono attraversate da cortei e manifestazioni, Piazza Maggiore, con annesso Nettuno e Re Enzo, la famosa "T" (Rizzoli, Ugo Bassi, Indipendenza) e Piazza S. Stefano.
Ovviamente tutto ciò riguarda solo le manifestazioni politiche e non certo quelle religiose o culturali, giusto per non lasciare dubbi sull'obiettivo del decreto. In ogni caso la Questura si riserva di valutare caso per caso, sulla base di presunte garanzie che gli organizzatori dovrebbero offrire, la possibilità di restringere ancor di più i divieti.
Infine, ciliegina sulla torta, il prefetto si è affrettato a chiarire che nel periodo elettorale verrà applicata una disciplina apposita che non lederà la possibilità per partiti e candidati di svolgere la campagna elettorale, sancendo così, di fatto, una disparità tra i partiti della politica istituzionale da una parte, ed i movimenti e le forme politiche autorganizzate dall'altra.
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