Alla stazione di Bologna celere contro chi voleva andare al concerto di Roma

Primo maggio, cariche in stazione a Bologna

Riportiamo da Baz la notizia ottenuta attraverso varie testimonianze, sperando di rompere che il silenzio che ha avvolto il fatto.
11 maggio 2008

da Baz

Solo a diversi giorni di distanza veniamo a conoscenza, attraverso diverse testimonianze, di un episodio di notevole gravità avvenuto la notte tra il 30 aprile e il primo maggio alla stazione FS di Bologna e passato nel totale silenzio degli altri media.

E’ consuetudine da molti anni ed in diverse città che molti giovani e giovanissimi, intenzionati ad assistere al concerto del 1° maggio, si ritrovino la notte precedente davanti alle stazioni ferroviarie per cercare di raggiungere Roma in modo accessibile a tutti. E’ una pratica che si sviluppa in modo spontaneo basandosi solo sul passaparola e la voglia di assistere ad un enorme evento culturale.

A Bologna erano in 400 nel piazzale davanti alla stazione, a mezzanotte, un’ora prima della partenza dell’espresso che avrebbe dovuto portarli a Bologna, un concentramento festoso e sereno. Solo mezz’ora più tardi la PolFer ha posti i primi blocchi di polizia nel sottopassaggio per l’accesso ai binari. L’unica via per arrivare ai treni è stato, quindi, passare direttamente sui binari. I primi sono stati rincorsi dagli agenti, ma quando tutti hanno cominciato a muoversi sui binari, i funzionari FS hanno fatto mettere un treno fermo ad un binario intermedio come blocco, per impedire ai ragazzi di raggiungere il treno per Roma che nel frattempo era arrivato, già strapieno di giovani, da Milano. Dopo diversi minuti di indecisione, la determinazione ad andare avanti era tale che tutti hanno superato l’ostacolo passando sotto il treno. Solo a quel punto, il treno da Milano, rimasto per molto tempo fermo, è stato fatto partire. A quel punto le azioni di protesta si sono moltiplicate: moltissimi i treni presenti assaltati e occupati, i binari bloccati, mentre le FS decidevano di togliere qualsiasi informazione dai tabelloni elettronici e deviare tutti i treni della notte verso le stazioni secondarie, pagando addirittura il taxi a tutti gli altri viaggiatori pur di non far raggiungere la capitale ai ragazzi presenti. L’intera notte passata tra azioni di protesta e indifferenza delle FS.

Il primo treno a raggiungere la stazione centrale il mattino è stato l’intercity per Roma delle 6. Subitoè stato occupato dai ragazzi che sono rimasti sulle carrozze ferme fino alle 7, quando il treno è stato assaltato dalla PolFer con caschi e manganelli, agenti della DIGOS e funzionari FS. Tutti i presenti sono stati presi, manganellati con violenza e buttati giù dal treno, compresi tutti quei viaggiatori che solidarizzavano con i ragazzi. Un ragazzo ci racconta di essere stato a quel punto portato via dalla PolFer, insieme ad un altro giovane che vedendo la scena ha cercato di protestare. I due sono stati ripetutamente picchiati dal treno alla stazione della PolFer, in cui sono stati fatti spogliare nudi, insultati, offesi verbalmente e fisicamente e, da lì, portati in questura da dove sono usciti solo nel pomeriggio, denunciati per ubriachezza molesta, interruzione di pubblico servizio e resistenza a pubblico ufficiale. Nel frattempo in stazione sono continuate le proteste anche a fronte di questi due fermi. Secondo le informazioni riportatici, altri 7 ragazzi sono stati fermati dalla PolFer, messi contro il muro e lì ripetutamente picchiati. Molti altri sono stati fermati e identificati.
Un’altra notte di protesta da parte di chi, di fronte all’assurda intransigenza di Trenitalia e FS, voleva rivendicare il proprio diritto di muoversi, di viaggiare che sia, come questo caso, per assistere ad un evento culturale o per partecipare ad un corteo o per tornare a casa dal lavoro a centinaia di chilometri di distanza.