Durante il consiglio comunale di ieri, tra domande di attualità per il question time e interventi di inizio seduta, gli esponenti del Pdl (soprattutto i consiglieri di Forza Italia) sono andati all’attacco dei centri sociali bolognesi per le mobilitazioni della “settimana rossa” (mercoledì 2 aprile contro Giuliano Ferrara, venerdì 4 aprile contro il comizio della Destra – Fiamma Tricolore e la manifestazione – cena collettiva di sabato 5 aprile contro le multe a VAG).
Chiedendo il "pugno di ferro" Lorenzo Tomassini, Daniele Carella e Paolo Foschini, hanno esortato il Comune a togliere le sedi date in convenzione.
Rincorrendo le parole del fascista Morselli, durante il suo comizio di venerdì scorso, anche Tomassini ha “vomitato” che “i centri sociali sono covi di delinquenza, portano solo malessere e scompiglio, altro che democrazia”.
E’ stato duro anche il commento del capogruppo azzurro, Daniele Carella: “Non bisogna dare alibi a supporto delle azioni dei gruppi antagonisti. Atteggiamenti conniventi non sono tollerabili, mentre dall'amministrazione comunale è arrivata solo una debole condanna degli episodi di intolleranza contro Ferrara”.
Tommasini ha chiesto come il Comune intenda dar seguito alle parole di condanna espresse su quanto accaduto in piazza: “Andrebbero rivisti i bandi per le libere forme associative, in base ai quali vengono affidati contributi e sedi alle associazioni della città. Mi aspetterei che l'amministrazione avesse un atteggiamento tutt'altro che accondiscendente nei confronti di persone che non perdono occasione per dimostrarsi antidemocratiche e che invece trovano terreno fertile per seminare odio e infrangere le regole”.
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