A cura di nca Malabocca
Piazza Re Enzo piena per l'iniziativa "fuori dal Comune" promossa dal coordinamento dei centri sociali bolognesi.
L'iniziativa nasceva in risposta alla multa di 4000 euro recapitata a Vag61, con l'accusa di avere un bar e una cucina e di non controllare gli ingressi. I centri sociali hanno deciso di ribaltare la contraddizione contro l'amministrazione comunale, riportando in piazza ("fuori dal Comune",appunto) quelle stesse pratiche che vengono contestate e che negli spazi autogestiti continuano ad essere quotidianamente proposte.
I centri sociali bolognesi rivendicano le loro storie di occupazione e i principi dell'autogestione e dell'autofinanziamento, e mirano ad ottenere dall'amministrazione Cofferati un riconoscimento politico del loro ruolo e del loro diritto ad esistere per quello che sono. Nessuna legalizzazione, quindi, nessun accostamento a locali commerciali o circoli Arci, ma il rispetto della storia decennale degli spazi sociali.
Dopo la partecipazione alle contestazioni contro il provocatore Ferrara e il neofascista Morselli, dunque, centri sociali in piazza per la terza volta in quattro giorni. E, viste le politiche autoritarie e repressive del Comune, si può scommettere che non sarà certo l'ultima.
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- Alvin di Vag61
- Ass. "Campi Aperti"
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