Si è assistito ad una nuova ondata di sgomberi promossi dalla giunta
Cofferati, case occupate da studenti e precari, spazi culturali, che vengono
gestiti come problemi di ordine pubblico, e non come sintomo di un malessere
diffuso rispetto all´abbassamento del tenore di vita in questa città..
Le modalità degli sgomberi, volutamente spettacolari e cruente, nascondono,
una debolezza di questa giunta che per nascondere il fallimento del progetto
governista presentato da Cofferati, si scaglia sui deboli della città, dai
lavoratori immigrati che vivono in baracche, agli studenti e precari che
occupano case vuote da anni. Esistono numerose situazioni critiche legate al
problema abitativo, un esempio è quella in via Stalingrado, che non
vorremmo si traducessero in ennesimi sgomberi.
Tutto questo mentre si assiste ad un crollo verticale dei mutui sulle case,
e a un´inquietudine abitativa che avvolge fasce sempre più ampie nella
nostra città. La politica della casa non è mai stata messa seriamente in
agenda dalla giunta, anzi si è rincorsa una politica che invoca la
privatizzazione del patrimonio.
Come Asia-RDB siamo vicini a queste situazioni, e parteciperemo allo
sciopero generale e generalizzato del 9 novembre, perché oggi il problema
abitativo è uno dei cardini della precarizzazione sociale generale, e
perché la casa sia un diritto di tutti.
Associazione Inquilini e Assegnatari-RdB-Bologna
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