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Dopo il presidio di un mese fa, nuovo appuntamento lanciato da Asia-Rdb in via Pontevecchio 74. "Questo sfratto è l´ennesimo che si cerca di fermare su un territorio bolognese sempre più investito dall'emergenza abitativa, con una crisi
che ormai investe la nostra città e i diversi settori di lavoro da quello industriale a quello dei servizi".20 luglio 2009 CONTINUA
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Pubblichiamo un commento dal blog Marginalia
19 luglio 2009 CONTINUA
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Si tratta di 50 alloggi in cui poter abitare dopo averli ristrutturati, ricavati all'interno di edifici pubblici che l'amministrazione ha lasciato per anni in uno stato di completo abbandono. Un bando, aveva annunciato il Comune di Bologna, rivolto a giovani coppie e famiglie numerose. Un'iniziativa in teoria importante se si pensa alla grave emergenza abitativa in cui versa da anni la città. Peccato che il bando è andato a vuoto poichè sono state troppo poche le domande pervenute, e il Comune ha dovuto prorogarne la scadenza. Evidentemente le condizioni proposte non sono poi così vantaggiose o accessibili per chi a Bologna vive il problema casa: oltre a più di mille ore di lavoro gratuito, infatti, al nucleo familiare che intende partecipare al progetto viene richiesto un impegno economico tra i 35.000 e i 60.000 euro. Gli edifici in questione restano così abbandonati e in condizioni sempre peggiori, mentre a Bologna continuano ad esserci persone senza casa e case senza persone.
19 luglio 2009 CONTINUA
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Pubblichiamo il comunicato della Cub Emilia Romagna sulla nuova giornata di mobilitazione in programma allo scalo bolognese.
19 luglio 2009 CONTINUA
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Come al solito, tempi lunghi per l'effettiva scarcerazione dei quattro studenti bolognesi arrestati nell'operazione Rewind e per i quali il tribunale del riesame ha deciso, questa mattina, la scarcerazione con obbligo di firma. Superate le otto di sera solo Ernesto ha potuto lasciare la Dozza, mentre compagni e amici ancora attendono Mato, Zua e Alle all'esterno del carcere.
18 luglio 2009 CONTINUA
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Nel 2006 un agente della Polfer, controllando uno stabile delle Fs in cui era stata segnalata la presenza di qualcuno che vi dormiva, ferì un migrante che si era nascosto sotto una coperta: lo colpì con un coltello al torace, provocando una profonda ferità che all'uomo costò 40 giorni di ospedale. Nel verbale, il poliziotto non scrisse nulla dell'accaduto. Per l'accusa il ferimento fu volontario e l'agente meritava un anno e quattro mesi. Il giudice ha dato ragione alla versione dell'agente, che si è giustificato parlando di ferimento involontario in quanto colpì la coperta per srotolarla non rendendosi conto che sotto c'era qualcuno: nonostante tentò, come ha riferito lo stesso imputato, di sollevare il materasso su cui era steso il migrante... Condanna a otto mesi per lesioni colpose e falso ideologico in atto pubblico.
18 luglio 2009 CONTINUA
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I quattro studenti dell'Università di Bologna arrestati nell'ambito dell'operazione Rewind usciranno in giornata dalla Dozza. Alcuni compagni e amici li stanno già attendendo all'esterno del carcere. In base alle prime informazioni, il Tribunale del riesame avrebbe deciso per loro l'obbligo di firma.
18 luglio 2009 CONTINUA
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Stamattina la decisione del riesame: due ai domiciliari, cinque con l'obbligo di dimora nel comune di residenza, alcuni con l'obbligo di firma e altri ancora liberi del tutto. Anche grazie alle mobilitazioni di queste settimane cadono i teoremi di Caselli e Sparagna. Al G8 dell'Università non ci fu una regia occulta e, soprattutto, rimangono inascoltate le previsioni future del Pm secondo cui gli arrestati nell'ambito dell'operazione Rewind avrebbero potuto costituire, in autunno, bande armate e "impugnare le p38".
18 luglio 2009 CONTINUA
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Dopo le pesanti parole pronunciate ieri dal pm, potrebbe essere resa nota nella giornata di domani, sabato 18 luglio'09, la decisione del Tribunale del riesame di Torino chiamato ad esprimersi sulle richieste avanzate dai legali degli studenti arrestati. Lo riferiscono i siti InfoAut e Global Project.
17 luglio 2009 CONTINUA
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Un gruppo di famiglie residenti in via Carracci ha deciso di fare causa alla Tav, alla ditta Astaldi, alla Regione Emilia Romagna, al Comune e alla Provincia di Bologna. Secondo i dati della centralina di rilevamento Arpa installata nella zona dove si stanno svolgendo i lavori, la qualità dell'aria è molto peggiore rispetto al resto della città. Guarda il video realizzato da Zic.it ad ottobre'09.
17 luglio 2009 CONTINUA