Assemblea stasera ore 21 in Comune (Sala Bianca)

Vag61 in difesa del diritto di manifestare

Dopo il Laboratorio Crash anche l'Officina dei Media Indipendenti Vag61 aderisce all'appello dei 100 lavoratori bolognesi in difesa del diritto di sciopero e di manifestazione. Stasera assemblea in Comune in vista della manifestazione di sabato 21.
12 marzo 2009

L'Officina dei Media Indipendenti Vag61 partecipa all'assemblea di stasera in
Comune e promuove la manifestazione di sabato 21 per la libertà di
manifestazione e di sciopero proposta dai 100 lavoratori firmatari
dell'appello.
Il governo ha scelto di affrontare le contraddizioni sociali aperte dalla crisi
con la repressione, anche preventiva, di ogni forma di conflitto. In
quest'ottica va letto il brutale attacco al diritto di sciopero, per ora
limitato ad un settore comunque strategico come quello dei trasporti, ma
destinato ad allargarsi se non troverà un'opposizione forte. Che poi si arrivi
a proporre addirittura la formula dello "sciopero virtuale" (lavorare senza
essere pagati nei giorni di sciopero) sembra una vera e propria provocazione
che deve essere immediatamente rispedita al mittente.
Non è solo il diritto di sciopero ad essere messo in discussione. La direttiva
Maroni mira dichiaratamente a delimitare e restringere lo stesso diritto a
manifestare, non solo attraverso  i divieti espliciti, ma anche con il
meccanismo perverso e pericolosissimo delle fideiussioni, cioè cauzioni
improponibili da richiedere anticipatamente agli organizzatori dei cortei.
La prima e più zelante applicazione della direttiva Maroni è arrivata ovviamente
dalla prefettura della nostra città, con evidenti responsabilità politiche del
PD bolognese e dell'attuale sindaco. Ma anche la nuova ordinanza romana, sia
pure diversa nei contenuti da quella bolognese, rappresenta un segnale politico
negativo e grave. Il fatto che sia stata accettata e firmata anche da forze
politiche della presunta ex-sinistra radicale (Verdi e SD) e dalla stessa Cgil
dimostra chiaramente la volontà di ghettizzare e marginalizzare chi difende il
diritto a manifestare.
Proprio per non cadere in questa trappola è necessario che a Bologna la
mobilitazione verso l'appuntamento del 21 cresca e sappia parlare ai lavoratori
e ai precari che pagano quotidianamente le conseguenze della crisi, come a tutti quei cittadini che colgono la gravità dell'attacco ai diritti e alle libertà
democratiche. E che sabato 21 la forzatura rispetto al divieto sia praticata
con forme conflittuali e intelligenti e con la più ampia partecipazione
possibile.
Di questo parleremo stasera all'assemblea cittadina e su questo percorso dovremo impegnarci tutti in vista del 21.


VAG61 - Officina dei Media Indipendenti