Il Tpo: «Quereleremo chi dice che avevamo dei bastoni. Tra di noi due feriti, uno si è fatto refertare. I leader dell'organizzazione CasaPound sono arrivati in via Orfeo per una chiara provocazione, ora non possono fare le vittime. Non può parlare di un aggressione di venti di noi contro tre pacifici cittadini. E tra le parti c'era un sostanziale equilibrio dei numeri» Gli attivisti del centro sociale e mostrano una foto in cui si vedono i militanti di CasaPound Bologna in posa brandendo delle cinghie, in occasione del loro gioco perverso della CinghiaMattanza (descritta ad esempio in un articolo di Repubblica Roma) e annunciano, come prossimo passaggio della campagna "Chiudere CasaPound" un'assemblea pubblica per mercoledì prossimo
> Ascolta l'intervento di Gianmarco e Nicola del Tpo
Gli attivisti dell'Assemblea Antifascista Permanente: «In quel momento volantinavamo in altre strade, nessuno di noi era sul posto al momento dell'aggressione. Vogliamo però sottolineare un dato: quello di sabato era un volantinaggio pubblico che ha visto una reazione molto positivia da parte dei residenti del quartiere, molti si interessavano, chiedevano informazioni. Si è trattato di un episodio chiaramente provocatorio, un'aggressione deliberata ha cui ha fatto seguito un comportamento che non è nuovo da parte di questi soggetti: provocare e poi autodipingersi come vittime. Respingiamo questa vittimizzazione, non caderemo nella provocazioni di questo genere di dinamiche di contrapposizione, continueremo col nostro lavoro di costruzione plurale di coscienza e cultura antifascista.» E sul presidio di ieri contro Forza Nuova: «Per noi è un buon risultato, ai neofascisti non è stato permesso di sfilare in corteo, e i residenti di Piazza dei Colori hanno reagito sdegnosamente alla loro presenza nel quartiere.»
> Ascolta l'intervento di Dario e Rudy dell'AAP
Renato, di Antagonismo Gay: «Sabato c'erano anche i collettivi lgbt di Atlantide. Da sempre facciamo un lavoro di presenza culturale sul territorio, sfidando chi afferma modelli eteronormativi, chi diffonde un clima di intimidazione, omofobia e razzismo.»
> Ascolta l'intervento di Renato
(per un disguido tecnico non possiamo disporre degli ultimi venti minuti di registrazione, ce ne scusiamo con gli interessati e con i lettori)