Scrive il centro sociale di via Casarini: «Chiudere Casapound è necessario, partendo dall'isolamento culturale, politico, sociale di tutte quelle persone e quei gruppi che fanno delle loro strutture il laboratorio per le strategie della nuova destra eversiva. Chiudere Casapound significa costruire una città diversa, libera, senza razzisti, omofobi, sessistì. Casa Pound va chiusa, a Bologna e ovunque.»
Per l'assemblea antifascista, «Il progetto neofascista e 'neofuturista' di CasaPound mira a unire violenza concreta e violenza artistica, squadrismo reale e simbolico, all'insegna di un patriottismo xenofobo e nazionalista che si ispira dichiaratamente al fascismo. [...] Noi riteniamo che si debba contrastare nella testa della gente ogni spazio per idee nazionaliste e pratiche razziste e sessiste. E ciò significa chiudere gli spazi di agibilità sociale e mentale per chi predica e pratica, palesemente o meno, l'odio e l'intolleranza.»
L'appuntamento è per
Sabato 21 febbraio ore 10:00
Piazza di P. ta S. Stefano
(davanti ad Atlantide e al circolo anarchico Berneri)