Oggi, primo giorno di scuola, a fronte del violento attacco portato dal Ministro Gelmini, è già partita la protesta di docenti, ATA, genitori, studenti e cittadini intenzionati a difendere e a migliorare la scuola pubblica.
All'apertura delle aule nella città di Bologna sono scattate le prime mobilitazioni: con volantinaggi, striscioni appesi all’ingresso delle scuole, indossando adesivi con la scritta "No ai tagli, no al maestro unico”, iniziando le lezioni con alcuni minuti di silenzio o spiegando agli studenti la gravità di quanto sta accadendo.
In tutte queste scuole, per citarne solo alcune: gli istituti comprensivi 3, 5, 8, 11, i genitori hanno accolto con grande favore le iniziative, si sono interessati ed, in taluni casi, hanno fattivamente collaborato alla riuscita dell’iniziativa. Decine di scuole con centinaia di docenti e migliaia di genitori hanno continuato il percorso di opposizione al “progetto Gelmini” iniziato con la raccolta di firme, sono già oltre 10000 da tutto il paese, promossa dal Cesp (centro studi dei Cobas Scuola).
Con il decisivo contributo Cobas è’ così iniziato il lavoro che porterà alla manifestazione indetta per il 26 settembre dove si uniranno nella protesta i lavoratori/trici della scuola con studenti, genitori, cittadini/e; manifestazioni che si terranno in tutta Italia.
Infine il 17 ottobre si svolgerà il grande sciopero generale della scuola, convocato dai Cobas e dalle altre strutture del sindacalismo alternativo, con la manifestazione nazionale a Roma (P.della Repubblica ore 10) a cui, oltre ai docenti, ATA e studenti, invitiamo a partecipare tutti i cittadini/e intenzionati a fermare Gelmini e Berlusconi e a salvare la scuola pubblica dal disastro.
COBAS SCUOLA BOLOGNA
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