> Leggi i report del 2 Agosto 2007: [1-2-3]
Secondo la “Tribuna di Treviso” dell’11 luglio 2008, i neofascisti locali stavano costruendo una bomba per compiere un attentato. Di recente, in Italia si assiste a un'escalation di violenze neofasciste: aggressioni, accoltellamenti, bombe molotov, omicidi. Sono in genere atti di violenza indiscriminata, contro i migranti, contro i nomadi, contro gay e lesbiche, contro giovani che hanno avuto la sventura di trovarsi lì per caso: così Renato Biagetti (26 anni, accoltellato vicino a Ostia il 27 agosto 2006) o Nicola Tommasoli (29 anni, assassinato a Verona il 1 maggio 2008). Non è un fenomeno nuovo: la violenza neofascista attraversa la storia italiana dal dopoguerra fino ad oggi.
Sono trascorsi ormai 28 anni da quando, alle ore 10.25 del 2 agosto 1980, i neofascisti dei NAR spalleggiati dai servizi segreti misero una bomba alla stazione centrale di Bologna, causando 85 morti e 200 feriti. A tanti anni di distanza i depistaggi di stato, l’omertà di stato (sia dei governi di centrosinistra che di centrodestra) hanno impedito di accertare i mandanti e di conoscere pienamente la verità. Ogni anno l’onorevole Cossiga rispolvera la fandonia fantapolitica della “pista palestinese”. Ogni anno il sindaco Cofferati passa sotto silenzio le compromissioni dello Stato nella strage di Bologna.
Fin dall’inizio i fischi, le proteste, gli slogan contro il mondo ambiguo e ipocrita della politica appartengono alla commemorazione del 2 agosto: 27 anni fa una signora, parente di una delle vittime, urlò a Pertini sul palco: “Cosa fa lì con quei delinquenti? Venga tra la gente!”. Ora, se la strage è di Stato, lo Stato non dovrebbe avere alcun diritto di parlare in piazza il 2 agosto. Se lo Stato ha intralciato la verità, lo Stato non dovrebbe stare su quel palco.
Il 2 agosto sta a ricordarci anche questo. Dalla strage di piazza Fontana del 1969 a quella di Bologna del 1980, l’Italia ha sperimentato dolorosamente una lunga “strategia delle stragi” condotta da uomini degli apparati più coperti dello Stato o da neofascisti da essi personalmente organizzati, indirizzati, finanziati e protetti.
Anche quest’anno intendiamo scendere in piazza per ribadire che “la strage è di stato”. Proseguendo un percorso di autorganizzazione sul territorio contro la fascistizzazione della società, l’intolleranza, la xenofobia, l'omofobia, la crescente agibilità di gruppi dichiaratamente neofascisti, per discutere come partecipare al corteo del 2 agosto,
l’Assemblea Antifascista Permanente – Bologna
si riunisce Mercoledì 30 Luglio alle ore 21
al Circolo Anarchico "Camillo Berneri"
Piazza di Porta Santo Stefano 1 - bus 13, 16, 33, 96