Dal Forum anti G8 in Giappone

E se del G8 non gliene fregasse piu niente a nessuno?

Pubblichiamo il primo resoconto che Franco Berardi ha scritto da Sapporo per Rekombinant (dandoci l'autorizzazione di pubblicarlo anche su Zic). Bifo è stato invitato ad intervenire ad alcune conferenze, nell'ambito delle manifestazioni di protesta del movimento giapponese contro il G8.


1 luglio 2008 - Franco Berardi Bifo

No G8 Giappone E se del G8 non gliene fregasse piu niente a nessuno? Il 29 giugno a Tokyo c`e` stata la prima manifestazione pubblica contro il summit di Hokkaido, che si prepara per il prossimo fine settimana. La polizia era molta, i manifestanti non erano piu` di quattrocento. La stampa giapponese, come quella europea e nordamericana, sembra interessarsi poco al summit dei grandi della terra. Grandi si fa per dire. I rappresentanti delle sedicenti democrazie non sono piu in grado di governare un bel niente. Quando, nove anni fa, un movimento variegato e vasto si ritrovo` a Seattle, il potere politico sembrava in grado di controllare e forse anche di governare i processi di crescita, di sfruttamento e di conflitto. Il movimento globale aveva un nemico e si batteva contro una politica economica che appariva ancora capace di comprendere e governare il divenire del mondo. Poi venne George Bush, la guerra infinta, e una classe di criminali petroliferi mafiosi e mercanti d`armi si impadroni progressivamente del potere.
Il movimento globale antiglobalista mise in moto un processo di critica morale della globalizzazione, mettendo in crisi il consenso. Ma oggi i termini del problema sono completamente mutati: il neoliberismo ha prodotto i suoi effetti di privatizzazione di ogni aspetto dell`esistenza umana, ma alla fine del tunnel neoliberista quel che troviamo e` la devastazione di ogni centimentro quadrato dell`esistenza planetaria. Ma la capacita` di governo si e`dissolta. Solo la devastazione comanda. Nel frattempo e` tornata la crisi alimentare che sembrava scongiurata, la guerra sta inghiottendo gran parte del continente euroasiatico, collassano interi sistemi ambientali, e alla fine il disastro finanziario provocato dalla speculazione sui mutui sembra un tunnel dal quale non si puo` piu` uscire. L`egemonia americana e` in caduta libera e non bastera` un nuovo presidente per invertire la tendenza. Alla catastrofe militare iraqena segue oggi la disfatta afghana, e all`orizzonte si profila la disintegrazione dello stato nazionale pakistano. Nel frattempo e` iniziato il redde rationem energetico. Qualcuno dice che l`aumento del costo del petrolio e` dovuto alla speculazione. Ma e` solo per rassicurare gli occidentali sul loro futuro, la verita` e` che le risorse energetiche si stanno esaurendo e non c` ne` la volonta` ne` il tempo per convertire i sistemi di trasporto e di approvvigionamento. L`effetto di trenbt`anni di neoliberismo e` con ogtni evidenza l`avvicinarsi dell`apocalisse, e i sedicenti grandi della terra appaiono decisamente piccoletti di fronte alla catastrofe che la loro imbecillita` ha provocato.

La mattina del 30 giugno alle 11 alla United Nations University di Tokyo si e tenuta la conferenza stampa convocata dal Forum antiG8 per presentare le iniziative di contestazione del summit G8.
Molti giornalisti della carta stampata e della televisione. Ma la discussione e` piuttosto striminzita.
Il rappresentante di Amnesty international denuncia le intimidazioni che la polizia sta compiendo contro gli attivisti che arrivano all`aereoporto di Tokyo Narita.
Go Hyrasawa, il giovane organizzatore del Forum antiG8 saluta gli intervenuti e lancia la proposta di creare un dialogo costante fra gli attivisti occidentali e gli attivisti giapponesi che finora sono rimasti un po` esterni rispetto alle contestazioni antiglobaliste, poi si susseguono cinque interventi di intellettuali e attivisti, due nordamericani, un coreano, un messicano e un italiano prendono la parola per recitare le prevedibili ragioni della contestazione.
Ora cominceranno le conferenze tematiche, di cui riferiro` prossimamente, poi si partira` verso l`isola di Hokkaido, amata dai turisti giapponesi perche` ci sono le stazioni sciistiche ed i centri termali. La polizia pattuglia massicciamente le strade di Tokyo, e mi dicono che Hokkaido e` in stato di assedio militare.
Tanto rumore per (quasi) nulla, perche` il G8 e` ormai un`istituzione rituale incapace di decidere qualcosa di efficace, e l`apocalisse che si prepara non ci sara` assedio militare che possa contenerla.

Dello stesso autore, leggi l'articolo:
http://www.gennarocarotenuto.it/2577-bifo-una-nuova-strategia-anzi-due

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