Lunedì 9 giugno'08 alle 5 al Paz di Rimini

Rimini, presidio antisgombero al Paz

Dopo l'ordinanza firmata dalla giunta Ravaioli e un primo tentativo di sgombero... colazione al Paz! Dopo le numerose manifestazioni di solidarietà da parte della cittadinanza, il centro sociali riminese lancia un presidio antisgombero per lunedì 9 giugno alle ore 5. Leggi il comunicato del Paz, "La città che viene", e i messaggi di sostegno giunti da Rimini e da tutta Italia.
8 giugno 2008 - nca Malabocca

> Il primo tentativo di sgombero fermato dalle barricate

> Vai allo speciale di Global Project con le altre foto


paz La città che viene!

Ieri è stata una giornata fondativa di un nuovo spazio di democrazia nella città di Rimini, ci dispiace che i quotidiani locali non l'abbiano percepito, diverse sono invece le impressioni raccolte fra le persone che ci sono vicine. Per una volta in questa città il "Comune" inteso come capacità di salvaguardare i beni comuni ed esercitare la democrazia in termini assoluti, senza bisogno di deleghe o rappresentanti, prendendo in mano la propria vita e partecipando direttamente alla costruzione di una
città diversa, è stato portato dentro il luogo che dovrebbe essere deputato a questo e che da tempo non lo è più.

Vediamo infatti, stranamente uniti sotto le parole legalità/illegalità, sia
la destra che la sinistra, ciechi e sordi di fronte alle istanze e i
bisogni della cittadinanza, incapaci di cogliere la ricchezza che il Paz
rappresenta per questo territorio. Incapaci di ascoltare il documento che
è stato letto in consiglio comunale, tutti arroccati com'erano a difendere
la casta dei privilegi.

Abbiamo riaperto, recuperato e ristrutturato un edificio abbandonato da
oltre vent'anni all'incuria del tempo senza alcun contributo e
finanziamento esterno. Abbiamo prodotto innumerevoli iniziative, costruito
eventi e progettualità, non vedere tutto questo significa essere ciechi.
Noi non chiediamo altro che un luogo dove poter continuare a svolgere le
nostre attività, un luogo consono a quello che è la nostra natura di
impresa sociale, volontaria, autogestita e autorganizzata. Questo
dall'amministrazione comunale non ci è mai stato offerto.

Crediamo che la "questione paz" abbia ridato forza a molte persone, anche
esterne a noi e in un certo senso riempito una botte oramai piena. Quella
distanza oramai abissale fra i bisogni e i problemi reali di questa città e
chi gestisce e produce finte emergenze, finte insicurezze, finte paure.
Questo caro sindaco Ravaioli, cara giunta fate finta di non vederlo.
Oppure non avete il coraggio.

Noi, a differenza vostra,non abbiamo nulla da nascondere, anzi siamo aperti
a tutti coloro che vogliono incontrarci senza scudi, caschi o manganelli,
coloro che hanno voglia di discutere e di "sporcarsi le mani". Proprio per
queste ragioni durante il weekend ci saranno due giornate al paz per
costruire la "città che viene": sabato 7 giugno, a partire dalle 18:00,
aperitivo sociale e combat dance hall. Domenica 8 giugno alle 18.oo
assemblea pubblica per un altro progetto di città e di rilancio per le
iniziative a difesa del Laboratorio Paz.

Laboratorio Sociale Paz


Raccomandata inviata al sindaco e alla giunta
Piena solidarietà ai ragazzi del Paz. Il Paz non è solo un gruppo di
persone di via Montevecchio n. 7, il Paz è pensiero, il pensiero dilaga,
contagia e di certo non si ferma con un volgare sgombero.

Sandra Polini - Rimini

Da Don Andrea Gallo e da tutta la Comunità San Benedetto al Porto Genova.
Tutta l'amicizia e la stima possibile per le compagne e i compagni del Lab.
PAZ. La nostra solidarietà in questo momento di crisi della democrazia e di
confusione estrema (quella sì) della Sinistra istituzionale. Siamo stati
vostri ospiti (in amicizia) la scorsa estate quando già si parlava di
sgombero del Paz. Abbiamo patito insieme a voi le aggressioni fasciste dei
mesi successivi. Vi siamo nuovamente accanto in questo momento difficile
dove i movimenti sono chiamati a svolgere il ruolo di fiammella accesa per
risvegliare le coscienze assopite e scrollare quelle ormai omologate.
Con profondo affetto.

Don Andrea Gallo e la Comunità San Benedetto

Siamo tutti con il PAZ in lotta contro lo sgombero della creatività dalla
città di Rimini.

Riminesi a New York e amici americani
Davide Montecchi, Rosanna d'Agostino, Viola Carando, Gregory Frumin

Ho letto del tentativo del Sindaco di Rimini di "sfrattare" il Laboratorio
PAZ dalla sede occupata. Per quanto mi riguarda non credo che questa azione
possa essere ignorata e passare sotto silenzio. Ovviamente le motivazioni
portate sono "solo tecniche". Ma le implicazioni politiche devono essere
evidenti a tutti: si vuole sopprimere una delle poche esperienze vive,
autogestite e non riducibili presenti nel nostro territorio. Se non ci sono
retropensieri autoritari si trovi una soluzione politica, in accordo con il
PAZ. Diversamente non si possono mascherare con motivazioni tecniche
politiche chiaramente repressive. Le motivazioni "tecniche" non sono
neutrali. Sono di destra o di sinistra. E sono sicuramente di destra quando
presentano i senza dimora come parte del degrado sociale da "ripulire" alla
vista dei "cittadini perbene" e non come il prodotto dell'attuale sviluppo
capitalistico fondato sul darwinismo sociale. Ugualmente quando indicano i
rom come responsabili di tutte le nefandezze che si annidano invece nel
ventre profondo della nostra società. E sono sempre di destra quando
considerano gli immigrati non-persone, uomini e donne senza storia,
affetti, relazioni. Salvo scoprirne l'utilità solo nel lavoro, regolare o
in nero che sia. Come se la condizione di irregolarità fosse una scelta
degli immigrati e non, invece, anche qui, la condizione imposta da chi
detiene e gestisce il potere. Allo stesso modo le motivazioni "tecniche"
sono di destra quando l'obiettivo che si propongono non è quello di
sistemare uno stabile per riconsegnarlo agli stessi occupanti ma, invece,
di sbarazzarsi del Paz definitivamente. Sperando così di annientarne la
creatività. Non si può tacere.

Giuseppe Fabbri - Rimini

Sono solidale con il pensiero di Giuseppe Fabbri e credo valga la pena
amplificarne la voce. In questo particolare momento ritengo sia importante
raccogliere il consenso esistente tra noi e dare una forma a questo
pensiero per valutare la possibilità di farne qualcosa di attivo.

Marco Vincenzi - Rimini

Siamo con voi, r(i)esistete!

Motus - Rimini/Europa

Paz sotto sgombero

La notizia della firma dell'ordinanza di sgombero del Laboratorio Occupato
Paz ci indigna profondamente. E' l'ennesimo attacco a chi ogni giorno
pratica autogestione, autogoverno e conflitto, basato su un'idea di
sicurezza come negazione della possibilità delle lotte e neutralizzazione
dei luoghi dell'eccedenza. Difendere gli spazi vuol dire innanzitutto
difendere le straordinarie esperienze anomale, ingovernabili, delle
autogestioni, di chi in autonomia si ribella e tende a costruire giorno
dopo giorno istituzioni autonome. Non passeranno perché siamo in tanti,
perché non lasceremo che la volontà di cancellare queste esperienze abbia
la meglio, perché si tratta delle nostre vite! Al fianco dei fratelli e
delle sorelle del Laboratorio Paz, in difesa degli spazi sociali.

"Guai a chi ci tocca" Esc Atelier Occupato - Rete per l'Autoformazione

carissimi e carissime, una bella settimanina di fuoco, a quanto leggo... !!
mi dispiace non essere con voi, al vostro fianco per lottare contro quella
logica repressiva e violenta che aleggia e agisce all'interno delle
istituzioni riminesi. leggo con piacere pero che siete stati grandi nel
fare le barricate (quelle "solide" e giuste di chi resiste) e nel fermare
l'invasione dei barbari.. molto bene!! ci sentiamo quando torno, vi
appoggio pienamente e vi sono vicina. Baci,

Stefi - Ass. Rifiuti Zero Rimini

Solidarieta' ai nostri fratelli e sorelle del Paz

La vera conquista dell'autonomia non può essere controllata da una politica
clientelare messa in atto dai soliti poteri forti. Non ci appartiene
nemmeno la politica del "who's who?", perchè sappiamo di essere nuove forme
di cultura in territori di barbarie sociali. Luoghi di aggregazione dove
poter coltivare i nostri bi/sogni. Luoghi di conflitto contro una politica
assente che lucra sulla pelle della gente. La politica dal basso
sviluppatasi intorno a noi, ci fa capire come questa democrazia totalitaria
sia in fase decadente, ma sempre più repressiva e giustizialista. Le vostre
barricate sono il simbolo di una resistenza forte e costante, che continua
a confrontarsi con il territorio, con le metodologie di chi vi attraversa e
vive con voi!

SI TOUS DISOBEISSENT PLUS PERSONNE NE COMMANDE!

Laboratorio occupato Insurgencia, Napoli

Esprimiamo la massima solidarietà ai fratelli e alle sorelle del
Laboratorio P.a.z. di Rimini che questa mattina protetti dalle barricate
alzate nella notte hanno rimandato al mittente l'ordinanza di sgombero
riaffermando la necessità dell'autorganizzazione e dell'autogestione
riconsegnando a tutti gli spazi sociali il diritto di "R"esistere. See you
on the barricades
We love P.a.z.

I fratelli e le sorelle del csTpo di Bologna

Esprimiamo tutta la nostra solidarietà ai compagni e le compagne del
Laboratorio PAZ di Rimini che in questi giorni stanno resistendo al
tentativo di sgombero ad opera di una amministrazione di centro sinistra.
Spesso le amministrazioni della nostra regione cercano di chiudere manu
militari le esperienze degli spazi sociali autogestiti perchè questi non si
inchinano al nuovo verbo dei sindaci sceriffi, alle ordinanze securitarie,
alla militarizzazione della polizia municipale, al loro pensiero unico di
città. Gli spazi come il PAZ sono spazi di libertà, spazi di cultura e
socialità non mercificata, spazi aperti e di interelazione tra tutti quei
soggetti che vogliono ancora credere alla costruzione di città solidali,
interculturali. Per tutto ciò e per molto altro esprimiamo il pieno
appoggio alla resistenza del laboratorio Paz, pronti a portare nella città
di Rimini tutta la nostra determinazione per impedire lo sgombero se
l'amministrazione non fa un passo indietro e continua a perseguire il suo
obiettivo di chiusura di uno spazio presente e attivo da 4 anni nei luoghi
di conflitto dell'ex Emilia Romagna rossa.

COORDINAMENTO SPAZI DI BOLOGNA
vag61, xm24, laboratorio crash!, cs tpo, open thespace-livello 57,
lazzaretto autogestito

Tutta la solidarietà dalle Marche ai fratelli e alle sorelle del
Laboratorio Paz di Rimini. Come a Civitanova Marche e a Rho, l'opposizione
allo sgombero di questa mattina torna a riaffermare il diritto di resistere
alle scelte di chi parlando di legalità vuole reprimere le legittime
rivendicazioni di autogestione nei nostri territori.

Comunità Resistenti delle Marche

Un abbraccio alle compagne e ai compagni del Laboratorio Paz di Rimini, che
questa mattina hanno impedito con le barricate lo sgombero annunciato dello
spazio.
Una gionata di movimento, in difesa degli spazi sociali, luoghi di
conflitto, di costruzione dal basso di alternativa e di cultura, spazi di
socialità fuori controllo e autonomi.
E' con la continuità dei percorsi che si da vita agli spazi sociali, ogni
giorno ascoltando e costruendo il territorio in base ai bisogni, fuori e
dentro i nostri centri, in movimento reclamando diritti e dignità, contro
ogni razzismo e ogni guerra, per la libertà di scelta e per
l'autodeterminazione dei nostri corpi.
Mossi dal desiderio, incontrolabili ed ingovernabili, oggi come sempre...
Guai a chi ci tocca!!!

...see you on the barricades

Un abbraccio dalle sorelle e dai fratelli del CS Cantiere di Milano

Ancora una volta provano a sgomberare uno spazio sociale. La deriva
securitaria in atto a livello nazionale porta a criminalizzare chi con le
proprie pratiche e il proprio percorso politico esprime bisogni e desideri
che non trovano risposta in una società tendente all'omologazione e
all'apatia. Ancora una volta cercano di sgomberare i nostri sogni, la
nostra voglia di autodeterminarci in completa autonomia. Urliamo in faccia
a chi vuole chiudere gli spazi sociali che gli sgomberi non spengono le
lotte! Tenete duro! Oggi più che mai è necessario R-esistere!

Un abbraccio i/le compagni/e della Fornace_Rho (MI)

Le barricate dividono chi vuole modificare la realtà da chi la vuole
mantenere sempre uguale, immobile. Le barricate dividono chi vuole città
sicure basate su partecipazione, libertà e diritti da chi vuole politiche
securitarie basate su esclusione, controllo e odio. Le barricate dividono
chi vuole difendere il Paz da chi lo vuole sgomberare tentando di segnare
la fine di un'importante esperienza sociale e politica. Noi sappiamo bene
da quale parte della barricata posizionarci. Siamo al fianco dei fratelli e
delle sorelle del Paz.

Cso Bruno - Trento

Il comitato no inceneritore esprime la piena solidarietà al Laboratorio
occupato Paz e da pieno sostegno alla sua resistenza contro l'ordinanza di
sgombero decisa dal sindaco Ravaioli. Consideriamo lo sgombero un atto
contro la libera dialettica e contro la democrazia della libera espressione
di pensiero. Un atto che tende a cancellare una realtà dove cittadini
provenienti da diverse realtà si sono potuti incontrare confrontarsi
all'interno del Paz e dare vita a una lotta contro l'inceneritore, questo
mostro che i nostri politici hanno ampliato fregandosene delle conseguenze
sulla nostra salute. Sempre e continuamente saremo al fianco del
Laboratorio Paz e di tutti coloro che lottano per la loro sopravvivenza e
affinché questa importante esperienza politica non venga cancellata in una
realtà come la nostra dove è difficile trovare spazi politici cosi vivi e
importanti.

Comitato Rifiuti zero - Rimini

Esprimiamo pieno appoggio alla resistenza del laboratorio Paz.
Un appoggio attivo, che va al di là della difesa delle quattro mura di via
Montevecchio, ma che riguarda tutto ciò che da quelle quattro mura è stato
possibile sviluppare e costruire. Parliamo di un'esperienza reale e attiva
di lotta che in quattro anni ha saputo radicarsi nel territorio ed entrare
nelle sue contraddizioni più vive, un'esperienza capace di esprimere un
onda lunga di ribellione che non potrà mai esaurirsi. Tanto meno con uno
sgombero coatto.
Stiamo seminando vento, aspettando di raccogliere tempesta.....e le
tempeste si sa, sono ingovernabili.

Laboratorio Aq16/Collettivo studentesco Sfumature -Reggio E.

Il PaZ deve vivere
La decisione del sindaco di Rimini Alberto Ravaioli di procedere nello
sgombero del centro sociale Paz è a nostro avviso quantomeno sconcertante.
Lo spazio di via Montevecchio è un laboratorio permanente di confronto
politico e culturale unico in tutto il territorio. Metter fine a questa
esperienza significa voler perdere un punto di vista prezioso per tutta una
comunità. Il Paz in questi anni ha dimostrato coi fatti di essere molto di
più che una semplice "occupazione di abusivi" da rinchiudere dentro una
questione di ordine pubblico. L'attività di questo soggetto intreccia i
temi caldi del nostro territorio e del suo modello di sviluppo. Dalla
questione dei rifiuti e a quella del trasporto pubblico, dall'immigrazione
alla solidarietà sociale. E forse proprio a causa del loro radicamento
profondo con la città sono stati scelti come obiettivo privilegiato da quei
gruppi xenofobi che praticano la violenza squadrista e fascista del terzo
millennio. Crediamo ancora possibile che il Sindaco Ravaioli, che ha dovuto
subire diverse pressioni anche all'interno della sua stessa maggioranza,
possa tornare ad esercitare quel compito che il suo ruolo gli impone,
ovvero quello di esercitare il primato della politica e della mediazione.
Invitiamo tutte le forze politiche a superare la logica di scontro ad
iniziare una trattativa vera, che nei fatti non si è mai materializzata,
per trovare uno spazio adeguato per le attività del Paz.

Davide Fabbri-Esecutivo regionale dei verdi dell'emilia-romagna/Luca
Santarelli Consigliere federele Emilia Romagna Verdi Per la pace -
Rimini/Marco Mangia Esecutivo comunale Verdi per la Pace - Rimini/Carlo
Bottos Esecutivo Emilia Romagna Verdi per la Pace - Bologna/ Federica
Guggia Consigliere federele Emilia Romagna Verdi Per la pace - Reggio Emilia

Ciao ragazzi ho letto oggi sul giornale le tristi vicende....non siamo a
Rimini ma in Jamaica ma vogliamo farvi sapere che vi siamo vicini in tutte
le vostre battaglie.... Bless!

Kaya Sound

Esprimiamo la nostra solidarietà alle compagne ed ai compagni del centro
sociale Paz di Rimini a seguito del tentativo di sgombero subito nella
mattina di ieri, 3 giugno 2008. Assoluta è la necessità di difendere gli
spazi sociali come luoghi di socialità, cultura e politica antagoniste,
come ambiti da cui partire per aprire strade di liberazione collettiva, per
poter immaginare una società su basi altre. Al vostro fianco, a difesa di
tutti gli spazi sociali.

Un saluto ed un abbraccio. Laboratorio Crash!

Sinistra Critica di Rimini aderisce alla mobilitazione permanente contro
l'ennesimo tentativo di sgombero del Laboratorio Paz da parte
dell'amministrazione comunale di centro-sinistra.. L'accanimento dei
partiti che costituiscono la giunta del sindaco Ravaioli, contro una realtà
sociale, come il Paz, che in questi anni ha dimostrato di essere un punto
di riferimento per giovani, comitati popolari ed immigrati, é la
manifestazione lampante della deriva verso le ragioni della destra che
anche i partiti della sinistra Arcobaleno quali Rifondazione, Comunisti
Italiani e Verdi, hanno da tempo intrapreso. Ancora una volta il
centrosinistra "contaminato" dalla sinistra cosiddetta radicale sceglie la
strada della repressione contro i tentativi di organizzazione delle lotte e
dei comitati popolari sul territorio. Prima ci hanno provato i fascisti a
chiudere il Paz con le bombe, oggi ci provano i falsi democratici ed i
finti comunisti a colpi di ordinanze di sgombero e repressione.

SINISTRA CRITICA - Rimini

Vicini ai compagni che stanno resistendo,
Espriamo tutta lla nostra solidarietà ai compagni e le compagne di Rimini
che stanno resistendo al tentativo di sgombero del loro spazio sociale, uno
spazio che come tanti nel nostro paese è luogo di produzione del comune, di
spazi di libertà, autogestione, cultura, socialità e difesa dei diritti.
Oggi come domani ci opporremo ad ogni tentativo di chiusura di questi
spazi, con ogni mezzo necessario!

Un abbraccio ai/alle compagn* del Laboratorio Paz

Centri Sociali del Nord/Est Guai a chi ci tocca!

I compagni del paz, opponendosi con le barricate allo sgombero dello spazio
programmato dalla giunta comunale, hanno mostrato la forza dei loro corpi
resistenti e non programmabili; corpi che , attraverso la resistenza
attiva, lottano per poter desiderare e vivere senza piegarsi alle politiche
di normalizzazione e disciplinamento dei governi locali e centrali.
Resistere per esistere, per l'autodeterminazione delle proprie esistenze e
la costruzione dal basso di percorsi di democrazia reale ed autonomia.
Siamo con il paz, ovunque sia!!! see u on barricades!!

Un grande abbraccio dai compagni e le compagne del Collettivo Spam