La maggioranza dei lavoratori non ha potuto partecipare attivamente allo sciopero di lunedì 3 marzo all'aeroporto. L'azienda ha infatti operato ben oltre i limiti della già molto limitante legislazione che disciplina gli sciopero, cambiando gli orari ai lavoratori per farli rientrare nelle fasce protette.
I dipendenti dell'aeroporto, da mesi in lotta con l'azienda per esternalizzazioni, licenziamenti e mancati pagamenti dei contributi, hanno però trovato altri modi per rendere visibile la protesta. Si sono presentati in servizio con il lutto al braccio, hanno lavorato in assoluto silenzio, hanno distribuito volantini in più lingue agli utenti per spiegare le loro ragioni.
Dopo la rottura delle trattative e il comportamento antisindacale dell'azienda in occasione dello sciopero, la mobilitazione prosegue, ed anzi è destinata a radicalizzarsi. La RdB non escludono nemmeno il ricorso allo sciopero del'intera giornata, che potrebbe aggirare le precettazioni ed avere un impatto dirompente sulla funzionalità del servizio.
> Ascolta la puntata di Vagamondo del 1 marzo '08 "I mille volti del lavoro": la seconda parte è dedicata alle mobilitazioni dei lavoratori dell'aeroporto