Perquisizione dei carabinieri al Livello57

Rosario Picciolo racconta la perquisizione: "Una conseguenza del clima politico in città"

"Dopo il Cacubo ed il Livello chissà a chi toccherà?". Se lo domanda Rosario Picciolo, uno dei rappresentanti del Livello 57 che questa mattina è stato perquisito da un centinaio tra carabinieri ed altre forze dell'ordine alla ricerca di "supefacenti". La sua testimonianza,
25 maggio 2006 - Alfredo Pasquali

"Dopo il Cacubo ed il Livello chissà a chi toccherà?". Se lo domanda Rosario Picciolo, uno dei rappresentanti del Livello 57 che questa mattina è stato perquisito da un centinaio tra carabinieri ed altre forze dell'ordine alla ricerca di "supefacenti". "Ma a parte qualche canna non hanno trovato altro, ma tanto per capirci il mandato è stato firmato dal pm Giovagnoli e questo dimostra la dimensione politica del problema. Vogliono chiuderci la bocca, vogliono chiudere il livello", aggiunge. "In questo momento stanno portando via alcuni computer e mi hanno già perquisito personalmente". Durante la perquisizione erano presenti, per portare solidarietà, i consiglierieri Valerio Monteventi (Indipedente del PRC) e Roberto Panzacchi (Verdi). "Ma hanno avuto difficoltà ad entrare - precisa Rosario - visto che hanno fatto difficoltà anche con i nostri avvocati, anche se nel complesso le forze dell'ordine si sono comportate bene. D'altra parte non hanno trovato nulla. Ci siamo sentiti comunque violentati ed evidentemente la polemica cittadina sulla Street ha determinato questo intervento della polizia"