Sfileranno con lo striscione "MANDATE IN PENSIONE ALMENO IL SEGRETO DI STATO" e cercheranno di renderlo visibile al ministro del lavoro Damiano e distribuiranno un doppio volantino con uno scritto sulla strage ed un altro contro l'accordo su previdenza, lavoro e competitività.
Queste sono le modalità con cui la RdB/CUB scenderà in piazza il 2 agosto e parteciperà alla manifestazione indetta dall'associazione dei familiari delle vittime per chiedere verità e giustizia su questa e sulle tante stragi di cui attendiamo ancora di conoscere mandanti e fini.
Nel comunicato del sindacato di base si legge: “Verità e giustizia che sono state coperte da depistaggi, muri di gomma, deviazioni di parte di apparati dello stato e dalla colpevole responsabilità dei vari governi che puntualmente ogni anniversario hanno promesso di rimuovere " il segreto di stato" ed ancora non l'hanno fatto.
Quest'anno il Governo ha deciso di mandare in propria rappresentanza il ministro Damiano, ossia colui che più di tutti impersonifica la politica di questo governo in materia previdenziale e sociale ed in particolare il protocollo su previdenza lavoro e competitività di cui tanto si parla in questi giorni”.
La Fiom-Cgil parteciperà, invece, alla commemorazione del 2 agosto "senza sovrapposizione di temi" e "pertanto non darà luogo a nessuna contestazione, fischi, o quanto altro nei confronti del Ministro del Lavoro Cesare
Damiano". Lo ha assicurato il segretario provinciale della Fiom-Cgil di Bologna, Bruno Papignani, che ha ribadito: "il nostro giudizio sull'accordo (Governo-sindacati su pensioni, welfare e lavoro) lo vogliamo esprimere nelle sedi proprie e fra i lavoratori che hanno il diritto di votare". Insomma, la "Fiom vuole votare non fischiare", sintetizza Papignani in una nota.
Rifondazione comunista, invece, più che contestare il ministro Cesare Damiano, se la prende con l'assenza di
Romano Prodi per il 27° anniversario della strage alla stazione di Bologna.
"Le contestazioni non c'entrano niente con il 2 agosto e non le faremo noi", ha dichiarato durante una conferenza stampa Imma Barbarossa che, per la segreteria nazionale del Prc, si occupa di antifascismo, giustizia a istituzioni.
"Non è nostra responsabilità se viene il ministro del Lavoro - ha aggiunto - ma il presidente del Consiglio avrebbe dato una prova eccellente del suo interesse partecipando direttamente, essendo anche un concittadino" dei bolognesi. Insomma, era meglio se Damiano stava a casa. Ma il Prc assicura che non farà brutti scherzi: “Damiano
lo contestiamo già abbastanza in altre sedi per il protocollo sul Welfare, non è il caso di mischiare le cose. Noi comunque non consigliamo nè sconsigliamo di fischiarlo... Noi auspichiamo un'adesione di massa alla cerimonia commemorativa per rilanciare il valore dell'antifascismo e per chiedere il definitivo superamento del segreto di Stato (già riformato ma con il solo voto del Senato, per cui il Prc chiede una maggiore accelerazione alla Camera)”.
Donatella Bortolazzi, capogruppo del Pdci in Regione, annuncia, invece, la sua partecipazione al corteo del
2 agosto in questo modo: "Oltre al ricordo commosso delle 85 vite spezzate dalla follia terroristica dei Nar e degli oltre 200 feriti vorrei che, come è negli intenti dei promotori, questa giornata di memoria potesse idealmente ricongiungere traloro le tante vittime delle stragi che, come nel caso di Bologna, attendono ancora che piena luce su quanto e' accaduto
venga fatta".
Intanto, per domani è prevista la presentazione al presidente del Consiglio, Romano Prodi, da parte dell’Associazione dei famigliari delle vittime, del foglietto erinnofilo commemorativo del 27° anniversario della strage alla stazione di Bologna del 2agosto 1980.
Per mercoledì 2 agosto l’appuntamento per la partenza del corteo è previsto alle ore 8,30 in P.zza Nettuno per poi raggiungere il piazzale della Stazione per le 10.25.