Concentramento alle 10,30 in Piazza Nettuno

Sabato 7 luglio, manifestazione dei migranti

Il coordinamento migranti di Bologna e provincia ha indetto una manifestazione per sabato 7 luglio, ore 10.30 in Piazza Nettuno. Sul tavolo il permesso di soggiorno e il rinnovo affidato alle Poste, l'abrogazione della Bossi-Fini, la cancellazione del legame tra posto di lavoro e permesso, la chiusura dei CPT e la possibilità di ritirare i contributi se si decide di lasciare l'Italia.

2 luglio 2007

I migranti scendono in piazza sabato 7 luglio per gridare la loro indignazione di fronte a promesse mai mantenute e per smuovere una situazione stagnante: la convinzione è che farsi vedere a livello locale, e in particolare in una città come Bologna, contribuisca ad un riscatto a livello nazionale.
I punti di rottura forte rispetto all'immobilismo e all'indifferenza delle istituzioni si riassumono così:
1. la fine immediata delle procedure di rinnovo del permesso di soggiorno alle Poste e il decentramento delle competenze ai comuni
2. l'abrogazione della legge Bossi-Fini, la rottura del legame tra soggiorno e lavoro, la chiusura dei CPT
3. la possibilità di ritirare i contributi se si decide di lasciare l'Italia

La decisione di far ricorso alla piazza nasce nell'assemblea del 17 giugno in cui si è fatto il punto sulla situazione, una situazione di disinteresse e di deresponsabilizzazione verso queste stringenti esigenze.
Un punto critico è la questione dei permessi di soggiorno. Dicono i migranti "non ci sono più responsabili. La Questura dice che dipende dalle Poste, le Poste che dipende dalla Questura, la Prefettura se ne lava le mani. Intanto il Governo, che avrebbe potuto già intervenire con dei decreti per mitigare gli effetti della Bossi-Fini, si rimangia ogni promessa fatta".

Ma la denuncia va oltre: non si tratta solo di inefficienza, ma di vera e propria ingiustizia sociale: anche se il sistema di rinnovo agli uffici postali funzionasse, sarebbe inaccettabile il suo prezzo, ben 72 euro.
Su questo punto si chiamano in causa direttamente i sindacati confederali, di cui si denuncia la connivenza con questo sistema ingiusto: d'accordo con l'introduzione di questo sistema, lo sostengono, e le eventuali critiche avvengono all'oscuro dei diretti interessati, contribuendo a creare una forbice moilto larga tra i lavoratori, in questo caso i migranti, e chi li dovrebbe rappresentare.
Tra le false promesse è anche compresa la legge Amato-Ferrero che, pensano i migranti, non sarà la soluzione: rimarrà il legame tra permesso di soggiorno e contratto di lavoro,rimarranno i centri di permanenza temporanea, rimarrà il sistema delle quote flusso. Soluzione fasulla e comunque insperata visto che persiste per ora la "gabbia" della legge Bossi-Fini.

Le motivazione per questa mobilitazione sono chiare e scottanti per chi si trova quotidianamenti stretto tra le maglie di un sistema inefficiente ed ingiusto: per questo la mobilitazione si sabato deve essere numerosa.
Il concentramento è previsto in Piazza Nettuno alle 10,30 e il percorso toccherà le Poste Centrali e le Prefettura.

Per informazioni:

http://www.coordinamentomigranti.splinder.com

coo.migra@yahoo.it

tel. 328/7727555