Lunedì 20 ottobre 2014, alle ore 21, presso il Cinema Teatro Don Fiorentini di Imola, Trama di Terre e Caritas Imola presenteranno il film/documentario «Terra di transito» di Paolo Martino.
Il film racconta la storia di Rahell, che ha affrontato un duro viaggio fuggendo dalla guerra, prima in Iraq e poi in Siria, attraverso il Medio Oriente fino all'Europa, per ricongiungersi ai suoi familiari che da vent'anni vivono in Svezia. L'Italia per lui è soltanto una tappa, una “terra di transito”. Ma come impone il regolamento di Dublino, ogni suo tentativo di raggiungere la meta desiderata si trasforma in un rinvio nel nostro Paese.
Lunedì 29 settembre prossimo, Trama di Terre è invitata a partecipare al seminario internazionale "Matrimoni combinati e forzati tra ricerca, mediazione e formazione", organizzato dall'Università di Verona, il Consorzio Solco Brescia, ACB Associazione Comuni Bresciani.
Il seminario presenta i risultati della ricerca-azione For.Me Mentis, che ha coinvolto ragazze indopakistane, scuole e operatori socioeducativi e giudiziari- penali della provincia di Brescia.
Inoltre, si offre come uno spazio di confronto tra modelli diversi di pensiero, di formazione e di intervento.
A questa pagina potete trovare il programma del seminario, durante il quale Tiziana Dal Pra presenterà l'approccio interculturale di genere che Trama di Terre applica nell'accoglienza di giovani donne vittime di matrimonio forzato.
In tre giorni di bombardamenti massicci Israele ha compiuto più di 860 attacchi a Gaza, ucciso 90 persone (22 bambini) con 650 feriti.
Sono state gettate circa 750 tonnellate di materiale esplosivo. Gaza è senza luce e senza acqua. Sono stati colpiti un’ambulanza della Croce Rossa Internazionale e l’ospedale Wafa, in Shijaya, ucciso un giornalista. E' cominciata anche l’offensiva terrestre.
Dopo le numerose manifestazioni - cortei, sit in, presidi - già realizzate, in numerose città italiane oggi e nei prossimi giorni sono previste nuove mobilitazioni di solidarietà con la resistenza del popolo palestinese contro l'ennesima aggressione militare israeliana.
L’Altra Europa con Tsipras, il centro sociale Brigata 36 e l’associazione Trama di Terre hanno organizzato un presidio a Imola contro il massacro del popolo palestinese, che si terrà mercoledì 16 luglio alle ore 18:30 in Piazza Caduti per la Libertà a Imola.
Il Centro Interculturale delle donne di Trama di Terre ospiterà, mercoledì 9 luglio dalle 18,30, una serata organizzata da CSA Brigata 36 e Associazione Ecomapuche, con testimonianze e dibattito su conflitti ambientali in territorio mapuche, diritto all'acqua, violazione dei diritti umani in Cile e responsabilità italiana.
Sarà presente HUMBERTO FLORENCIO MANQUEL MILLAGUIR, portavoce del Parlamento mapuche di Koz Koz, difensore del lago Neltume dove Enel intende costruire una mega-diga. Dalle ore 20.00: aperitivo di autofinanziamento per la serata e a seguire letture e musiche con Duo “NUEVAS RAICES” e LANCE HANSON, poeta Cheyenne.
Il 20 giugno è la «Giornata mondiale del rifugiato», istituita nel 2001, per ricordare i cinquant'anni dalla Convenzione di Ginevra sullo status dei rifugiati. Molti (anche giornalisti) confondono immigrati e rifugiati, sparano cifre assurde, ignorano che assistere i profughi è un dovere, previsto appunto dalla Costituzione. Oggi i rifugiati in Italia sono 47mila. A titolo di paragone, la Germania ne ospita circa 580mila, il Regno Unito circa 290mila, i Paesi Bassi 80 mila e la Francia 160mila. E allora dove sarebbe «l'invasione» di cui spesso si ciancia? Noi crediamo che l'Italia possa e debba accogliere i profughi. Vogliamo festeggiare questo 20 giugno senza retoriche, invitando la cittadinanza e le istituzioni a incontrare gli uomini e le donne – 9 persone arrivate dal Mali e dalla Nigeria - che, dopo un viaggio spesso lunghissimo e quasi sempre pericoloso, sono approdate a Imola un mese fa e che qui stanno cominciando a ricucire la propria vita e i propri sogni.
Vi aspettiamo venerdì 20 maggio, dalle 19,30 presso il Centro Interculturale delle donne di Trama di Terre, per assaggiare i cibi che prepareranno per noi le persone che abbiamo accolto dal Mali e dalla Nigeria.
Noi vogliamo continuare a tessere i fili di una città capace di dare il benvenuto a chi arriva da lontano, fuggendo da guerre, dittature (spesso purtroppo armate anche dall'Italia) o pericoli.