Per la giornata mondiale del rifugiato Imola incontra i/le richiedenti asilo ospiti a Trama di Terre e Caritas
«L'ordinamento giuridico italiano si conforma alle norme del diritto internazionale generalmente riconosciute. La condizione giuridica dello straniero è regolata dalla legge in conformità delle norme e dei trattati internazionali. Lo straniero, al quale sia impedito nel suo Paese l'effettivo esercizio delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d'asilo nel territorio della Repubblica, secondo le condizioni stabilite dalla legge. Non è ammessa l'estradizione dello straniero per reati politici». (articolo 10 della Costituzione)
Il 20 giugno è la «Giornata mondiale del rifugiato», istituita nel 2001, per ricordare i cinquant'anni dalla Convenzione di Ginevra sullo status dei rifugiati. Molti (anche giornalisti) confondono immigrati e rifugiati, sparano cifre assurde, ignorano che assistere i profughi è un dovere, previsto appunto dalla Costituzione. Oggi i rifugiati in Italia sono 47mila. A titolo di paragone, la Germania ne ospita circa 580mila, il Regno Unito circa 290mila, i Paesi Bassi 80 mila e la Francia 160mila. E allora dove sarebbe «l'invasione» di cui spesso si ciancia? Noi crediamo che l'Italia possa e debba accogliere i profughi. Vogliamo festeggiare questo 20 giugno senza retoriche, invitando la cittadinanza e le istituzioni a incontrare gli uomini e le donne – 9 persone arrivate dal Mali e dalla Nigeria - che, dopo un viaggio spesso lunghissimo e quasi sempre pericoloso, sono approdate a Imola un mese fa e che qui stanno cominciando a ricucire la propria vita e i propri sogni.