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16 giugno 2009 CONTINUA
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Alcuni edifici particolari, a volte, possono essere oggetto di investimento di desiderio da parte di chi li ha attraversati. Alcuni blocchi di cemento, saltuariamente, hanno ospitato gruppi e concerti, passioni parsonali e desideri collettivi, dando una casa alla felicità e alla realizzazione delle proprie speranze. In quegli edifici si sono create amicizie, amori, odi, contrasti e le consunte pareti hanno sempre assorbito e registrato tutto. Scritte, segni, immagini e murales, non sono altro che la testimonianza di un passaggio, la testimonianza di una generazione che ha creduto di poter essere e di poter fare qualcos'altro in quel luogo. Speranze e aspettative, passato e futuro hanno preso piano piano corpo, materializzandosi in immagini e funzioni che hanno rappresentato un mondo. L'ex-livello 57 era colmo di immagini di questo tipo, segno e traccia del passaggio di speranze e utopie. I lettori ne ricorderanno sicuramente le più famose, le più recenti. Ed per questo che la nostra redazione ha deciso di accogliere con entusiasmo la segnalazione di un nostro lettore, e di riproporne una in particolare: il "Quarto stato cyborg", splendido murales che non sarà più tale. Se un immagine, per continuare nel suo potere evocativo, abbia bisogno di rimanere confinata nel luogo da cui ha tratto la sua forza non lo sappiamo. Sappiamo però che riproporla qui, oggi, nel momento in cui si annuncia la sua definitiva scomparsa fisica, il suo oblio materiale, può forse servire a vivere per un solo momento quel desiderio, quelle speranze, quella percezione che ebbe di sè una generazione, cosi bene riussaunti dalla sensibilità e dalla creatività di una artista. E' anche per questo che nel dire grazie al nostro lettore che ce l'ha riportata alla mente, vorremo con tutto il cuore ringraziare anche quell'artista. Grazie Simonetta
12 giugno 2009 CONTINUA
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Tra pioggia e sole, dentro gli spazi delle Caserme Rosse si è andata dispiegando una complessa trama di saperi, esperienze, testimonianze, prospettive di lotta, per legare il passato al presente, la memoria storica del totalitarismo fascista e la lotta contro l’attuale democrazia autoritaria, razzista, omofoba e sessista. Non risulta davvero facile riassumere la molteplicità dei dibattiti e delle analisi, anche per il metodo organizzativo decentrato e aperto che ha coinvolto quante e quanti si riconoscono nella cultura e nei valori dell’antifascismo, entro un calendario ricchissimo di eventi e iniziative.
3 giugno 2009 CONTINUA
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30 maggio 2009 CONTINUA
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Ovvero, quando l'occhio fotografico scatta, inquadra e taglia il presente
28 maggio 2009 CONTINUA
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Da Milano parte un forte segnale: non è più tempo di aspettare, non servono più equilibri o tatticismi: così come ieri il legame tra permesso di soggiorno e lavoro istituito dalla Bossi-Fini funzionava da meccanismo di precarizzazione di tutto il lavoro, oggi l'azione congiunta del pacchetto sicurezza e il pieno funzionamento della liberticida legge sull'immigrazione rappresenta il dispositivo attraverso il quale i governanti vorrebbero governare la crisi. Scegliere la parte dei migranti ha quindi valore generale anche quando si presentano come soggetto politico autonomo all'interno delle lotte per cambiare la società italiana in tempi di crisi.
25 maggio 2009 CONTINUA
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Continuano ad arrivare in redazione scatti della giornata contro il G8 di Torino. Vi presentiamo una selezione di scatti che ci ha concesso di pubblicare il fotografo Luca Fenderico.
25 maggio 2009 CONTINUA
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Seconda giornata di mobilitazione contro il Summit dell'Università. In una Torino blindata dalle forza dell'ordine più di 10000 studenti sfilano per le vie del centro diretti verso la sede del vertice al Parco del Valentino nella Facoltà di Archittettura. Al tentativo di infrangere la Zona Rossa dove si riuniscono i 40 rettori provenienti da 19 paesi del mondo sono seguite due violente cariche e un fitto lancio di lacrimogeni e le barricate da parte dei manifestanti.
20 maggio 2009 CONTINUA
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Bartleby, figura misteriosa di un romanzo di Melville, si è aggirato in città per una parata che ha gli obiettivi di rilanciare la lotta studentesca e comunicare alla città la vitalità di un progetto tuttora in atto. Ad aprire il corteo lo striscione "Riprendiamoci Bartleby", in coda "La vostra crisi, la nostra rivolta. Block G8. Onda Bo". Duemila le persone scese in piazza un giorno dopo la rioccupazione di via Capo di Lucca 30, lo stabile dell'università da cui Bartleby era stato sgomberato il 6 aprile.
15 maggio 2009 CONTINUA
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Bartleby, figura misteriosa di un romanzo di Melville, si è aggirato in città per una parata che ha gli obiettivi di rilanciare la lotta studentesca e comunicare alla città la vitalità di un progetto tuttora in atto. Ad aprire il corteo lo striscione "Riprendiamoci Bartleby", in coda "La vostra crisi, la nostra rivolta. Block G8. Onda Bo". Duemila le persone scese in piazza un giorno dopo la rioccupazione di via Capo di Lucca 30, lo stabile dell'università da cui Bartleby era stato sgomberato il 6 aprile.
14 maggio 2009 CONTINUA