Proprio mentre nel campo base di Castiglione dei Pepoli 500 operai della Variante di Valico sono in sciopero dopo l'ultimo incidente mortale sul lavoro, Societa' Autostrade frena sull'allarme sicurezza nei cantieri dell'Appennino bolognese.
Secondo Gennarino Tozzi, direttore Nuove opere della società Autostrade, "la variante di valico é meno impattante, dal punto di vista degli incidenti, della media nazionale per questo l'idea dei sindacati di fermare i cantieri non é una buona proposta".
Ma per Danilo Gruppi, Cgil, si tratta di un ragionamento medievale: "Sono sconcertato dal modo di ragionare di Autostrade - attacca Gruppi - perche' la mette sul piano ineluttabile della statistica. E' un modo di ragionare a dir poco medievale, la statistica serve a registrare cio' che e' accaduto a posteriori, ma non ci si puo' limitare a questo. Noi dobbiamo prevenire gli incidenti sul lavoro".
La Cgil ritiene dunque la situazione dei cantieri in Appennino "talmente grave da richiedere un atto di discontinuita'. Bisogna fermarsi - sostiene Gruppi - e accertare se ci sia la necessita' per fare interventi nuovi". "Per questo", aggiunge l'esponente della Camera del lavoro,"la proposta di blocco dei cantieri rimane"
La riunione del Tavolo per la sicurezza sul lavoro nella Variante di Valico, convocata per oggi dall'assessore provinciale al Lavoro Paolo Rebaudengo, rischia dunque di sancire l'inizio di uno scontro frontale tra Autostrade e i sindacati.
Alcune ipotesi di intervento sono state formulate anche dalla Provincia, presentate al Tavolo per la sicurezza da Rebaudengo e dall'assessore alla Viabilita', Graziano Prantoni. In particolare si chiede alle aziende appaltatrici "il pieno rispetto degli orari di lavoro, nonche' un presidio efficace sulla qualita' delle condizioni logistiche e di vita nei campi".
Sempre alle imprese, che oggi erano presenti al Tavolo, accompagnate dai rappresentanti di Confindustria e del Collegio dei costruttori, la Provincia chiede di "limitare l'assegnazione di fasi di lavoro in subappalto, soprattutto quelle piu' pericolose".
Tra gli altri punti proposti dalla Provincia, anche il potenziamento delle attivita' di formazione per i lavoratori, la costituzione di "flussi informativi celeri e reciproci" tra
l'Ausl e le imprese, e azioni con i Comuni per migliorare l'inserimento sociale dei lavoratori nei territori dei cantieri.