Ieri pomeriggio nel cantiere di lotto zero della Variante di Valico a Casalecchio, un operaio è morto schiacciato dal braccio della gru sulla quale stava lavorando. Giancarlo Sisti, 50 anni e dipendette della ditta Impresa è il terzo morto in pochi mesi nel cantiere Variante di Valico.
A ventiquattro ore dall'incidente la gru è ancora in bilico sul ciglio della strada, nonostante ieri sera la zona sia stata evacuata e messa in sicurezza. Prima che possa essere rimossa la magistratura dovrà accertare numerosi elementi: innanzitutto se la gru fosse in regola con il collaudo, la manutenzione e il funzionamento ma anche se oltre agli operai dovesse essere presente un responsabile e se la gru poteva o meno essere manovrata in autonomia. Rispetto alle cause, non è ancora chiaro se l'oscillazione della gru e il successivo crollo siano stati provocati da un cattivo posizionamento sul terreno. Finora nessun nome e' stato iscritto nel registro degli indagati.
I sindacati dei lavoratori edili di Bologna (Fillea-Cgil, Filca-Cisl e Feneal-Uil) hanno chiesto oggi la chiusura del cantiere e hanno lasciato alla magistratura il compito di accertare le reali responsabilità della morte bianca di ieri. Proposta che trova il consenso di Paolo Rebaudengo, assessore al Lavoro della Provincia: "e' un'iniziativa utile per attirare ulteriormente l'attenzione su un problema in merito al quale non basta dire 'e' una vergogna'".
"Non basta più indignarsi, é il momento di agire" ha aggiunto Giovanni Venturi, esponente del Pdci a palazzo Malvezzi, che chiede a breve un "Consiglio provinciale straordinario ad hoc sul tema delle morti sul lavoro".
Nel frattempo l'Ance e il Collegio dei Costruttori Edili di Rimini hanno promosso il progetto “Mese della sicurezza nei cantieri” per sensibilizzare i datori di lavoro e i lavoratori stessi alla sicurezza dell’ambiente lavorativo: incontri, seminari e simulazioni per conoscere e agire nella maniera adeguata.