Chi l'avrebbe mai detto pochi anni fa (ai tempi dei ritmi scemetti di Una tribù che balla che avremmo dovuto dire grazie a Lorenzo Cherubini, in arte Jovanotti, per aver scritto l'inno mosso del commercio equo-solidale e delle Mag? Chiariamo subito: nessuno ha chiesto al rapper di scrivere la bellissima Occhio non vede, cuore non duole e certo commercio solidale e/o Mag non abbisognano di inni. È però bello sapere che un cantante italiano, attento/interno ai giovani e al "pensare positivo" ha inciso un testo per svelare ciò che i mass media tengono accuratamente nascosto: la nostra ricchezza è il loro sfruttamento; e dunque il primo passo per una strada di giustizia è svegliare le "coscienze addormentate". Se non ci credete, ecco qui il testo di Jovanotti - Centoze: lo potete comunque trovare (e ascoltare) all'interno del suo nuovo cd Lorenzo '97 L'Albero, dove si passa dal ballabile all'ironico, dall'amore disimpegnato all'elegia di pace e a una religiosità che forse qualcuno definirebbe "panteista" o sincretica.
Il nemico si nasconde / si mimetizza tra le pieghe della coscienza/ la sua violenza è subdola / il suo passo di gatto / difficile davvero coglierlo sul fatto / Il nemico è tra noi è dentro di noi / per farlo fuori occorre rinunciare a una parte di noi stessi / Se un tempo era più facile lottare contro ciò che non andava / perché il nemico una faccia ce l'aveva / una voce, una bandiera / sapevi dove andare a prenderlo in giro la sera / aveva nomi e facce / ora non è più così / adesso non si vede mai ma lui è ancora qui / più forte che mai / e sotto-sotto spinge col suo dai e dai / e ha stipulato un patto / con le coscienze addormentate / nella pubblicità di una realtà falsificata / A migliaia di chilometri di distanza / uomini e bambini schiavizzati / sottopagati / diritti negati / derubati dell'infanzia / qualche capannone in un Paese dell'Estremo Oriente / lavorano e producono le griffes dell'Occidente / e qui non si sa niente / perché sta bene a tanti / tacere verità che sono atroci e allucinanti / pilastri di un'economia vincente / dal volto appariscente / che crea la sua ricchezza / con la sofferenza di un sacco di gente / E quanti dovranno soffrire / quante mucche impazzire / quanta aria velenosa bisognerà respirare / quante mucche impazzire / quanta aia velenosa bisognerà respirare / quanti cibi avvelenati bisognerà divorare / quante malattie ancora per interesse / non si potranno curare / prima che qualcuno pensi che così non va bene / Ma il nemico si è infiltrato / dentro al sangue che ci scorre nelle vene / nei sorrisi compiacenti di politiche fatte di parole / all'insegna di "Occhio non vede, cuore non duole" / Il nemico ha il volto sorridente / cravatta e doppio-petto / intorno a grandi tavoli fa incetta / di rispetto e di sorrisi / strette di mano / accordi tra potenti che non guardano lontano / e approvano la produzione / di mine anti-uomo / di tutti gli armamenti necessari / perchè questo sistema si mantenga bello e saldo / sui binari di sangue dove viaggia / Cosicché anche il coraggio più coraggio / si scoraggia / di fronte a questo gioco dove tutti hanno ragione / e i peggiori criminali sono tenuti in alta considerazione / e viaggiano in corsia preferenziale / rimbalzano sull'ammortizzatore sociale / e non si fanno mai male / E cambiano i governi / e il nemico gli sorride in silenzio / protetto dalla logica del tacito consenso / di chi gode / di questa situazione che fa comodo a tanti / Tenere alto il livello di paura / e le coscienze ignoranti / paura della povertà / paura dell'ignoto / paura di trovarsi di fronte al grande vuoto / di se stessi / con la coscienza critica / in stato di assoluta catalessi / Sconfiggere il nemico è guardarci dentro / cercare il proprio centro / e dargli vita come a un fuoco quasi spento / renderlo vita / dargli movimento / conservare il controllo di ciò che vediamo / conservare il controllo di ciò che sentiamo / verificare se sotto l'aspetto invitante di un'esca / non sia nascosto un amo / Il nemico si nasconde spesso in quello che crediamo / nei moralismi ipocriti / e nelle trasgressioni controllate e organizzate / nelle droghe illegali / e sottobanco ben distribuite / Il nemico crea falsi nemici / per farsi scudo e apparir perbene / modellerà il suo aspetto / e prenderà la forma di ciò che lo contiene.
Cos'altro si può aggiungere? Con un minimo di presunzione (ma anche con la consapevolezza della nostra inadeguatezza) dir solo che quel renderlo vita, dargli movimento è ciò che tanti di noi cercano di fare, stanno facendo: contro le mine; per il commercio equo; con le Mag e la nascente Banca Etica; con il consumo critico e la neo-nata rivista I Care (auguroni!); con associazioni, ong e mini-progetti di cooperazione davvero solidali; con Pax Christi, Lunaria, Alfazeta e con tutto quel grande-piccolo arcipelago che i mass media si sforzano di non vedere...
Qualcuno forse potrebbe stupirsi che, anche di questi tempi "ulivisti", siano i rapper (non solo Jovanotti) o i "comici" (Beppe Grillo, Paolo Rossi, e qualche altro) fra i pochissimi che rompono l'omertà sullo sporco ruolo del nostro Paese in tanti affari. Va dato a questi artisti tutto il merito di saper "bucare" il muro della disinformazione; ma va anche detto tutto lo schifo che ci fanno coloro che, con ben altri mezzi, potrebbero parlare e preferiscono tacere.