Due Torri: "il Flux è l'energia che fa crescere gli alberi, che fa soffiare il vento, che ci fa sentire vivi, ma attenzione ai ladri di Flux, ai vampiri che vogliono trasformare la nostra vita e il pianeta in una landa arida e desolata".
Ancora una volta Re Artù e i suoi cavalieri sono atterrati in città da chissà dove. Percival entra in scena, bello come il sole: capelli impomatati e sigaretta tra le labbra, un po? Rodolfo Valentino un po' Humphrey Bogart. Morgana e Viviana se lo contendono. In balia delle due belle Percival si lascia corteggiare. Un ballo gitano con Morgana, un walzerino con Viviana che, come dire, allunga anche le mani. L'atmosfera si fa incandescente. Ma ecco che il cavaliere trova il modo di sottrarsi alle grinfie della seducente Viviana: lei è venuta qui per vendere un oggetto al gentil pubblico. Viviana si tramuta improvvisamente da mangiatrice d'uomini in provetta Wanna Marchi. Ecco qui l'amuleto che potrà proteggervi dai succhiatori d'energia, che ogni giorno ci rubano il Flux. Obliterate un biglietto dell'autobus: dieci grammi di Flux; calpestate un tombino: venti grammi di Flux; uscite da un ipermercato: trenta grammi di Flux. Se tornate a casa stanchi la sera non illudetevi che sia il traffico, è l'energia vitale che vi viene rubata poco alla volta. Grazie a questa sopravvivono politici, personaggi dello spettacolo, potenti industriali? tutti membri della Setta della Lunga Mano. Ma con questo amuleto sarete protetti. Chi offre di più!?
L'oggetto viene venduto al miglior offerente, ma all'improvviso un uomo mascherato attraversa la scena correndo, carpisce l'amuleto e fugge! Al ladro! Al ladro! Dobbiamo prenderlo!
Via Rizzoli: cavalieri e pubblico all'inseguimento del ladro. Eccolo, lo vedono, lo catturano: processo per direttissima, niente avvocato della difesa, niente appello. La condanna viene eseguita sul posto: lapidazione. Il pubblico impugna pomodori, bucce d'arancia e di banana. Pronti, puntate, fuoco! Giustizia è fatta, ma bisogna rimettersi in marcia verso Palazzo D'Accursio, l'oscuro antro dove, nell'ombra, traffica la Setta della Lunga Mano.
Palazzo Re Enzo: Merlino, Galvana e Tristana sbarrano il passo alla folla. Il mago attacca Viviana che capeggia il corteo e la sfida a duello. Questa volta si combatte a parole. Le armi sono incantesimi e trasformazioni. Viviana è un serpente, Merlino un bisonte che lo schiaccia; poi un fulmine abbatte il bisonte; il mare spegne la forza del fulmine; una cometa prosciuga il mare e distrugge ogni cosa sul pianeta; una stella ridona luce e vita all'universo; "e io sono l'antivita, la distruzione totale dell'universo, sono il nulla?" - urla Viviana - "e adesso?". Calmo e impassibile come sempre Merlino annuncia: "E io sono la speranza". Viviana è battuta, si riprende il cammino verso il Palazzo.
Piazza Maggiore: un angelo svolazza davanti alla farmacia comunale. E' Lot, giunto per avvertire i suoi compagni: l'Ultimo Oggetto si trova nel Palazzo, ma attenzione, la Lunga Mano è una setta sanguinaria, una setta di satanisti - "Come Marco Dimitri?" - chiede qualche ingenuo cavaliere che forse ha letto troppo spesso il Resto del Carlino. "Ma no, Dimitri è solo un metallaro!" - "Un metache?" - "Un metallaroooo!!!" - a questa parola magica si scatena il pogo dei cavalieri sulle note di Whiplash, un vecchio pezzo dei Metallica. Percival urla indemoniato: "Perirai presto se non combatterai! Periremo presto se non combatteremo!". Accanto a lui Tristana mostra i volti orrendi che popolano i nostri incubi: Toto Cutugno, Riccardo Bofill, Iva Zanicchi, Lucia Musti, Claudio Cecchetto e... Topolino. La tensione è alle stelle... A Palazzo D'Accursio! CARICAAA!
Cortile del Palazzo: "Siamo giunti nel covo della setta: ATTACCO PSICHICOOOOO! Il Palazzo trema, vacilla, si stacca dal suolo e fluttua in aria per qualche secondo... La battaglia è vinta, ma la guerra non è finita... è sospesa.